Ieri pomeriggio, all’altezza del civico 31 di via della Magnetite, due tecnici stavano rilevando le misure della strada. Incuriosito, ho domandato loro a cose servissero quelle misurazioni. “Il Comune intende rifare gli asfalti, i marciapiedi, i cigli e le fognature di alcune strade” mi ha risposto pronto un operaio. “E quali di preciso?” ho chiesto, contento della notizia. “Via della Magnetite, via Brugnatelli e via dei Durantini” ha chiosato secco. “E via di Pietralata?“. “Via di Pietralata no!“

“Perchè? Perchè via di Pietralata no?” I miei pensieri sono stati più veloci delle mie parole. “Perchè è considerata una strada extra-urbana e quindi non ricadente nell’ordinaria manutenzione? Perchè pur essendo il tratto viario più importante del quartiere non necessita di particolari migliorie? Perchè la presenza di sfasci, capannoni e autofficine la declassa a periferica zona industriale?”

Mi abbarbico su questi interrogativi e non giungo mai a nessun dove. Alzo lo sguardo e incrocio l’inquietante cartello che riporta la dicitura “strada dissestata“: devo stare attento. Mi accorgo solo ora che sto camminando lungo il ciglio di una strada che non ha i marciapiedi.