Via Giulia, storica e prestigiosa via capitolina che porta la firma di architetti come Michelangelo, negli anni '30 fu sottoposta a operazioni di sventramento che portarono alla demolizione di alcuni edifici nella parte adiacente il lungotevere all'altezza di ponte Mazzini. Da allora, e' rimasto un vuoto urbanistico in quella porzione di via, una sorta di ferita mai sanata negli anni. Ora, il Campidoglio rilancia l'idea di colmare quel vuoto e chiama a raccolta sette architetti cui affida il compito di realizzare – a titolo gratuito – un progetto per riorganizzare lo spazio di via Giulia attualmente vuoto. Questa mattina all'Ara pacis, i sette architetti hanno illustrato le loro idee al sindaco Gianni Alemanno e agli assessori all'Urbanistica e alla Cultura, Marco Corsini e Dino Gasperini. Nella famosa "quinta" di via Giulia, alcuni architetti immagino la realizzazione di un nuovo edificio, altri un giardino o una piazza pubblica. "La nostra intenzione – ha detto Corsini – e' crare in quel vuoto qualcosa di nuovo che dialoghi con l'esistente".
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