Un gruppo di somali sta occupando i portici di piazza del Campidoglio dopo aver lasciato piazza Indipendenza dove ha trascorso la notte scorsa. Con trolley, coperte e cuscini sono pronti a trascorrere la prossima notte davanti al Comune di Roma. "Rimarremo qui finché Alemanno non ci riceverá e ci dará una sistemazione adeguata – spiega Shuckri Said, portavoce dell'associazione Migrare – qui ci sono solo rifugiati politici, non criminali. Hanno diritto a una sistemazione definitiva perchè lo status giuridico è una scatola vuota e chiediamo di riempirla". Intanto è stato rilasciato nella notte uno dei tre somali fermati ieri dalla polizia perché sospettati di essere gli autori dello stupro della 20enne all'interno dell'edificio dell'ex ambasciata somala in zona Porta Pia. All'esito degli accertamenti per due è scattato il fermo l'altro è stato rimesso in libertà.
In nottata, invece, con coperte, giornali, zaini e sacchi a pelo un gruppo di circa 50 somali, sgomberati il giorno precedente dall'edificio abbandonato dell'ex ambasciata di via dei Villini teatro dello stupro, avevano trascorso la notte in piazza Indipendenza dove si erano accampati in attesa di trovare una sistemazione. Con aria rassegnata, in mattinata, i somali chiedevano "un intervento del Comune per avere un tetto sotto il quale dormire". Tra loro anche il giovane rilasciato in nottata. "Ho incontrato la ragazza venerdì sera a Termini – ha spiegato il giovane, avvolto in una sciarpa – non sono autorizzato a dire altro. Ho dato la mia versione alla polizia". Indicato da tutti i connazionali che lo guardavano con diffidenza, il giovane dalla corporatura robusta e con lunghe basette, ha lasciato piazza Indipendenza da solo. A raggiungere i somali in segno di solidarietá il presidente dell'associazione "A buon diritto", Luigi Manconi, che in passato aveva denunciato lo stato di abbandono dello stabile.
Condividi