Gli agenti del Commissariato Esposizione diretto da Giuseppe Piervirgili hanno proceduto al fermo di indiziato di delitto di due cittadini romeni per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione. Tutto è iniziato la notte di San Valentino in viale Europa, dove i poliziotti hanno fermato un’autovettura con a bordo una coppia di romeni. Durante il controllo, l’uomo ha trovato la forza per raccontato agli agenti che la ragazza in sua compagnia era stata costretta a prostituirsi, ma da circa una settimana gli aveva chiesto aiuto per liberarsi dei suoi sfruttatori connazionale. La ragazza, seduta accanto al giovane, in lacrime ha confermato quanto raccontato dall’amico. Negli uffici del commissariato, la giovane, appena maggiorenne, ha raccontato ai poliziotti la sua vicenda. Giunta poche settimane fa nella Capitale, alla stazione Termini ha incontrato una connazionale conosciuta con il nome di “Aurica” che le ha offerto un posto dove dormire all’interno di un accampamento di fortuna sulla via Pontina. La “benefattrice”, per aiutarla a superare le sue precarie condizioni economiche, l’ha spinta a prostituirsi obbligandola inoltre a consegnarle metà dei guadagni giornalieri. Solo con la speranza di poter guadagnare il denaro sufficiente per tornare nel suo Paese, ha accettato la proposta; la sera stessa è stata accompagnata da un certo “Teo”, amico di “Aurica” in viale Tupini per iniziare a lavorare. Nei giorni successivi, la giovane accortasi che la sua carta di identità era sparita chiedeva spiegazioni ad “Aurica”.
La donna, le ha risposto minacciosa, dicendole anche che non le avrebbe restituito il documento perché doveva continuare a prostituirsi per darle gli incassi. Approfittando di un momento di distrazione degli aguzzini, la giovane alcune sera fa è riuscita ad allontanarsi dall’accampamento. Unico punto di riferimento un connazionale, inizialmente cliente, col quale si era confidata e che si era offerto di aiutarla. Essendole stato sequestrato anche il cellulare, la ragazza però non aveva modo di contattarlo ed è tornata perciò in viale Tupini nella speranza di incontrarlo. Contestualmente, l’uomo preoccupato e scopertosi innamorato, era andato anche lui a cercarla nello stesso posto e sono riusciti ad incontrarsi. Ed è stato proprio in quel momento che sono stati fermati dagli agenti della Polizia di Stato. Immediate le indagini da parte degli investigatori del Commissariato Esposizione, finalizzate al rintraccio dei due aguzzini. Ieri mattina, “Teo” è stato individuato nelle vicinanze dell’accampamento. Nella sua baracca gli agenti hanno sequestrato un’agenda contenente appunti, cifre e nomi, presumibilmente riconducibili all’attività di prostituzione. “Aurica” invece è stata rintracciata nei pressi della stazione Termini, in attesa di individuare nuove giovani da avviare alla prostituzione. Condotti negli uffici del Commissariato, al termine degli accertamenti i due complici sono stati identificati per T.S. di 37 anni e C.A.S. di 34 anni e sottoposti a fermo di indiziato di delitto per i reati di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione. La giovane ragazza, vittima dei due aguzzini, ha ringraziato gli agenti per averla finalmente liberata da un incubo.
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