I lavoratori della Centrale del Latte in sciopero, hanno manifestato ieri a Roma, davanti ai cancelli dell'azienda, per chiedere a Parmalat il rispetto degli impegni presi e al sindaco Alemanno di darsi da fare per salvare un patrimonio simbolo della citta' di Roma. Ne da' notizia il segretario nazionale della Uila-Uil Tiziana Bocchi che spiega i motivi e gli obiettivi della protesta. ''Chiediamo a Parmalat di rispettare gli impegni presi e di riportare tutte le produzioni a Roma – afferma Bocchi – la Centrale del Latte e' un patrimonio produttivo ed occupazionale del territorio che non puo' essere sacrificato sull'altare di una disputa con il comune di Roma che non promette futuro ma che, anzi, mette a repentaglio tale patrimonio". Inoltre, secondo il sindacato ritiene che "il sindaco di Roma dovrebbe farsi garante di un tavolo della filiera latte in grado di individuare strumenti e risorse per sostenere i produttori, i trasformatori ed i lavoratori della filiera stessa. Al contrario, Alemanno si e' fatto paladino di una causa che portera' a perdere il 40% degli attuali volumi, mettera' a rischio la continuita' produttiva del marchio Centrale del Latte, venendo meno con Parmalat le condizioni di sostenibilita' economica dello stabilimento e la garanzia per i produttori del ritiro degli stessi volumi di latte. Per questo le lavoratrici e i lavoratori della Centrale del Latte si sono mobilitati oggi e continueranno a farlo anche con il sostegno di tutti i lavoratori del gruppo''.
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