Ritrovamento archeologico a Roma, scoperto gruppo marmoreo di età imperiale

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Importante ritrovamento archeologico ieri nella capitale. Nel corso di indagini archeologiche di tutela sono infatti venute alla luce sei sculture in marmo di particolare rilevanza storica e artistica per lo più databili agli inizi del III secolo d.C. Il ritrovamento è avvenuto nell'ambito della realizzazione del Piano di Zona Edilizio "Anagnina 1" (X municipio), dirette dal dottor Roberto Egidi, all'interno di una vasca pertinente ad una villa romana. Si tratta di un busto con ritratto e due teste ritratto di personaggi maschili della famiglia imperiale dei Severi; un ritratto femminile della stessa famiglia dei Severi; un ritratto di bimba coevo; una statua probabilmente di Zeus raffigurato nudo e a grandezza naturale. E' stata inoltre recuperata un'Erma arcaizzante a grandezza maggiore del vero.

 

 

I pezzi andranno ad arricchire il patrimonio del Museo Nazionale Romano e saranno conservati nella sede delle Terme di Diocleziano, dove verranno immediatamente avviati i primi interventi conservativi.

 

 

L'eccezionale scoperta s'inserisce in un contesto archeologico che già in precedenza ha restituito altre pregevoli sculture, quali una raffinata testa maschile in terracotta di stile ellenistico, piu' grande del naturale, un ritratto maschile della fine del I secolo d.C. e un rilievo marmoreo, riutilizzato nelle murature, raffigurante un Galata morente di un tipo iconografico ben noto dai rilievi pergameni.

 

 

Il ritrovamento di oggi per quantità, caratteri tecnico-stilistici e qualità dei materiali costituisce senza dubbio una fra le più importanti scoperte deglti ultimi tempi nel suburbio della capitale.

 

 

Difficile stabilire al momento, visto l'attuale stato delle ricerche, l'originaria collocazione e destinazione delle sculture, solo in via ipotetica ricollegabili al complesso residenziale che le accoglie e che manifesta successive fasi edilizie delle quali la piu' recente databile nel III secolo d.C.

 

 

La presenza di ritratti ascrivibili, ad un primo esame, a membri della dinastia dei Severi farebbe pensare che l'ultimo proprietario della villa potrebbe essere stato un funzionario di alto rango legato alla famiglia imperiale. L'esistenza di un mausoleo di epoca tardo-imperiale adiacente l'impianto rafforza tale ipotesi stante la consuetudine, frequentemente documentata a partire dal II-III secolo d.C., di seppellire il proprietario accanto alla sua dimora.

 

 

''Si tratta di un ritrovamento straordinario – dichiara il sottosegretario per i Beni e le Attività Culturali, Francesco Maria Giro – che testimonia l'importanza dei sondaggi archeologici di tutela condotti nel territorio dell'Urbe con estrema professionalità e puntualità dai tecnici della Soprintendenza Speciale per i beni archeologici di Roma. A loro e alla Soprintendente Anna Maria Moretti vanno i miei più sinceri complimenti per questa eccezionale scoperta, che promette di gettare nuova luce sugli insediamenti di età imperiale del Suburbio''.

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