L’associazione Vivarium – sezione Tiburtina Metanoesi – ricorda Giordano Bruno e il suo martirio

In Cronaca & Attualità, Primo Piano, Terza pagina da Nadia Napoleoni Commenti

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L’Associazione culturale di varia Umanità e Musica "Vivarium" Sezione tiburtina "Metanoesi, anche quest’anno ricorda un momento storico particolarissimo, quando nella primissima alba del 17 febbraio 1600 Bruno Nolano, filosofo-poeta dell'Infinito e Profeta del Superuomo fu arso al rogo dai ministri di giustizia di Martino Cappelletti da Rieti governatore di Roma, dietro una condanna che voleva annullare con il fuoco chi in vita del fuoco aveva fatto il proprio stile esistenziale, in esecuzione della condanna pronunciata l'8 di febbraio da Maruzzi, Santa Severina, Deza, Pinelli, Berneri, Sasso, Borghese, Arrigoni e Bellarmino, membri del Sinedrio di Caifa Ippolito Aldobrandini, con un percorso che ricostruisce idealmente le vie sulle quali l' Furens s'avviò al rogo.

La novità di quest’anno è che al ricordo del Nolano viene associato quello di tutte le vittime di intolleranza, i cosiddetti martiri del Pensiero libero. Dei due appuntamenti previsti per la commemorazione, quello tiburtino del 26 febbraio che si terrà nella chiesa di San Nicola sarà un misto di musica e parole, con voce recitante, flauto e coro ad ergersi contro qualsiasi forma di intolleranza, a ricordo de "il volontario soffrire della veridicità" dell’autore degli Eroici Furori, che con coraggio dichiarò poco prima di morire che quei giudici che infliggevano la condanna provavano “maggior timore di quanto egli ne avvertiva nel riceverla”. Un esempio in controtendenza, in tempi di brama di facili successi, arrivistici compromessi tesi all’arricchimento e volontà di potere.

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