Una task force che ha permesso di arrivare a buoni risultati per quello che riguarda l’evasione fiscale. L’iniziativa, messa in atto nel 2010 dall’Ufficio Finanze del comune di Guidonia, è stata portata avanti da una squadra composta da 3 dipendenti, coadiuvata da professionalità esterne, che hanno attivato e portato a compimento collaborazioni con altri uffici dell’ente, in particolare con l’unità organizzativa tributi e politiche fiscali e l’area urbanistica. Sono state verificati gli oneri concessori dovuti per Dia e i permessi per costruire del periodo 2000/2010. Molti sono i dettagli emersi nella relazione presentata nella relazione dei dirigente. “Comparando la documentazione presente nei settori di Urbanistica e Bilancio sono state individuate parecchie anomalie nella rendicontazione relativa alla “Bucalossi”, l’imposta da corrispondersi all’Ente – proporzionalmente alla cubatura ottenuta – nel momento del rilascio di una concessione edilizia”. Da evidenziare la collaborazione con la società Tre Esse Italia – che ha l’incarico del recupero dell’area evasiva dell’Ici – per la formazione di un sistema informatico integrato che, garantendo da un lato la mappatura del territorio comunale e dall’altro il reperimento di tutte le necessarie informazioni tributarie, urbanistiche, anagrafiche, costituisce uno strumento valido e moderno per perseguire in maniera efficace la verifica e il controllo del pagamento delle imposte e dei tributi comunali.
L’ufficio ha inoltre acquisito la banca dati del catasto che sta consentendo di effettuare riscontri in riferimento all’Ici e alla Tarsu. L’obiettivo dell’assessorato alle Finanze è quello di relegare l’evasione di questi tributi, stimata in circa 15 milioni, sotto la soglia del 5% a fine 2011, recuperando un dovuto di oltre 14 milioni di euro, utile a rimpinguare un bilancio comunale per anni oggetto di “quella finanza creativa – ha spiegato l’assessore Adriano Mazza -che ha portato il comune sull’orlo del dissesto”. Nel 2010 i nsettore Finanza – spiega la relazione – ha effettuato una revisione straordinaria dei residui attivi e passivi – circa 100milioni di euro da riscuotere/pagare – anche attraverso un’azione portata avanti in stretta collaborazione con le aree amministrative dell’ente.
Nonostante tutto, il 2011 non sarà anno di vacche grasse. Il bilancio di previsione “non sarà sufficiente a contenere una spesa così appesantita dai debiti accumulati negli anni passati. Purtroppo, saremo costretti a stringere ancora la cinghia, dal momento che ogni giorno emergono nuovi debiti fuori bilancio contratti da precedenti gestioni. Una zavorra destinata a pesare sui bilanci dei prossimi anni”. Per una cosa che va bene, almeno due vanno male. E’ la legge di Murphy. Quindi, addio ai sogni di gloria. Per la ripresa economica del comune, e di riflesso dei cittadini, c’è ancora da aspettare.
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