Erano in due, di 30 e 43 anni, originari di Napoli e con precedenti. Si erano presentati presso gli uffici di Fonte Nuova di una ditta concessionaria del deposito giudiziario dove era stata portata la loro auto, sequestrata qualche giorno prima. Lamentavano presunte parti mancanti e danneggiamenti.
Nonostante le spiegazioni fornite dagli impiegati in merito alla conformità dello stato del mezzo a quanto indicato nel verbale di affidamento, gli uomini, dopo aver rivolto minacce – anche di morte – nei loro confronti, hanno preteso di parlare direttamente con il titolare della ditta, raggiungendolo nella sede della ditta ubicata a Tivoli, in località Villa Adriana.
Erano arrivati a un passo dall’ingresso, quando sono stati bloccati dai Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Tivoli – in azione sotto l’egida della Procura della Repubblica – precedentemente allertati.
Durante la perquisizione scattata sul posto, i due uomini sono stati trovati in possesso di una pistola cal. 6.35 e sette proiettili nascosti nell’abitacolo dell’auto su cui stavano viaggiando.
Il trentenne è stato rinchiuso nel carcere di Rebibbia mentre il suo “socio” è stato ristretto agli arresti domiciliari: per entrambi l’accusa di minaccia aggravata e detenzione abusiva di arma clandestina in concorso.
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