Sessantadue persone alla sbarra. I manifestanti che bloccarono l’A24 per difendere l’ospedale Angelucci di Subiaco dai tagli della Regione Lazio. E’ ripreso nella giornata di lunedì 8 gennaio il processo per gli imputati, nuova tappa di una vicenda che va avanti ormai da quattro anni.
Nell’ultima udienza, quella dell’11 maggio, durante il dibattimento in aula si era continuato a porre l’accento sulle modalità di identificazione dei manifestanti poi rinviati a giudizio, aspetto già sollevato nella quarta udienza quando venne ascoltato un funzionario di Polizia che all’epoca del fatto intervenne sul posto.
Obiettivo degli avvocati è puntato sulle operazioni di identificazione e riconoscimento dei manifestanti che quel giorno affollavano la carreggiata autostradale. In aula era emerso che la Polizia si è avvalsa della collaborazione dei Carabinieri di Subiaco ai quali sono stati sottoposti foto estrapolate da un video girato dagli agenti. E’ infine emerso che i militari dell’Arma avevano identificato molti più nominativi, ma si è preferito fermarsi ai 62.
(grazie a Suby News)
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