La prossima tappa è al Ministero delle Infrastrutture, quando nella giornata di martedì 9 gennaio si terrà l’attesa incontro tra i presidenti di Regione Zingaretti e D’Alfonso con il ministro Delrio. Non si placa la protesta dei sindaci della Valle dell’Aniene, del Lazio e dell’Abruzzo contro i rincari della A24 e della A25. Nella mattina di lunedì 8 gennaio si è tenuto davanti al casello della A24 il primo presidio contro gli aumenti, a favore “di misure concrete in grado di contrastare lo spopolamento e l’impoverimento delle zone interne servite dalla Autostrada dei Parchi, la più bella ma cara d’Italia”, spiega il sindaco di Vicovaro Fiorenzo De Simone.

Erano presenti, tra gli altri, rappresentanti dei Comuni di Vicovaro, Mandela, Roccagiovine, Percile, Cineto Romano, Roviano, Anticoli Corrado, Arsoli, Marano Equo, Agosta, Vivaro Romano, Riofreddo, Camerata Nuova, Cervara di Roma, Vallepietra, Trevi nel Lazio, Arcinazzo Romano, Subiaco, Rocca Santo Stefano, Rocca Canterano, Canterano, Pisoniano, Gerano, Ciciliano, Castel Madama, Cave, Poli, Tivoli, Marcellina, Sambuci, Saracinesco, oltre alla IX e alla X Comunità Montana. Con loro anche rappresentanti di organizzazioni sociali, sindacali e di categoria – ANCI, CGIL, CNA, Confcooperative… – e eletti “nelle istituzioni regionali e nazionali che hanno voluto manifestare solidarietà e sostegno nei confronti delle comunità e dei territori colpiti dai rincari”.

Una mobilitazione “civile e pacifica”, così l’ha definita il primo cittadino di Vicovaro. Dall’incontro di martedì arriveranno ulteriori sviluppi di una vicenda che ha decisamente funestato l’inizio anno di numerosi territori. Un “funestare” che ha colpito anche i portafogli.

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