Roma Est / Rincari A24-A25, la posizione della Cgil

In Roma Est da Redazione Commenti

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Un aumento puntuale, “come ogni anno”. Così la Cgil definisce il rincaro dei pedaggi autostradali della A24 e della A25. “Un aumento che per la Strada dei Parchi risulta, come al solito, particolarmente pesante: parliamo di una autostrada di montagna e come tale bisognosa, almeno teoricamente, di importanti interventi manutentivi”. Rincari, quelli del 2018, pari al 12,89%. “Un aumento – prosegue il sindacato – di 5 volte superiore alla media nazionale di aumento delle tariffe, pari al 2,74 per cento, che va ad intervenire su pedaggi già molto alti, con costi abnormi anche per tratte di pochi chilometri”.

Il tutto in una arteria particolarmente frequentata. “La sostanziale mancanza di infrastrutture alternative in grado di assicurare gli spostamenti da e verso la capitale in tempi accettabili, costringe migliaia di pendolari, studenti e lavoratori, per lavoro e studio, ad utilizzare pressochè esclusivamente la strada dei parchi pagando ogni giorno pedaggi assurdamente alti”.

Aumento che per il sindacato vanno a colpire non soltanto le tasche dei cittadini. “Con questo ulteriore rincaro si colpisce duramente la possibilità di sviluppo legata alla mobilità tra diverse aree del Paese, tra le aree del Tirreno e quelle che si affacciano sull’Adriatico e sui Balcani. Si assesta un colpo durissimo a tutta l’economia di un vastissimo territorio che ha una vitale necessità di infrastrutture e trasporti accessibili ed efficienti per poter sviluppare le potenzialità produttive. Si induce un ulteriore motivo di abbandono del territorio, con il conseguente grave effetto di spopolamento delle aree interne, quelle appenniniche, già duramente provate dai terremoti del 2009 e del 2016, proprio mentre sono in atto iniziative ed impegni del Governo, delle Regioni, degli Enti Locali e delle parti sociali, per la ricostruzione delle comunità locali, e per creare favorevoli condizioni di sviluppo”.

Il sindacato non lascia spazio a interpretazioni. “La CGIL nazionale, la CGIL di Roma e Lazio e la CGIL dell’Abruzzo ritengono questo aumento del pedaggio della Strada dei Parchi inaccettabile e dannoso per il territorio, e ritengono, altresì, necessaria una seria riflessione sul modello di gestione di questa essenziale infrastruttura autostradale e si riservano in tal senso di assumere tutte le opportune iniziative”.

La richiesta che la Cgil inoltra al governo è quella di fermare gli aumenti sulla A24 e sulla A25, mentre si chiede alla Regione Lazio e alla Regione Abruzzo di assumere forti iniziative in tal senso.

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