Tentato omicidio nei confronti della figlia di tre anni. È stata arrestata dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma, in collaborazione con personale del Comando Provinciale di Napoli, una madre 30enne di Napoli, eseguendo una ordinanza di applicazione della misura cautelare in carcere emessa dal GIP Ezio Damizia presso il Tribunale di Roma, su richiesta della locale Procura della Repubblica (dottoressa Maria Monteleone ed dottoressa Eleonora Fini). Il lavoro dei militari è partito a seguito dei referti inviati dalla direzione sanitaria dell’Ospedale Bambino Gesù, con i quali, lo scorso dicembre, erano stati segnalati due episodi di arresto cardiorespiratorio, apparentemente ingiustificati, a carico della piccola bambina, che veniva tratta in salvo solamente grazie al tempestivo intervento di medici rianimatori. Le approfondite indagini hanno consentito di accertare che la ragazza – verosimilmente a causa della tensione coniugale esistente con il marito e con l’intenzione di attirare l’attenzione di quest’ultimo sugli interessi familiari e così rafforzare il loro legame – avrebbe deliberatamente e senza alcuna prescrizione medica somministrato alla figlia, mentre era ricoverata presso l’Ospedale Bambino Gesù, farmaci contenenti benzodiazepine in grado di procurare l’arresto cardiorespiratorio della piccola. Già il 28 dicembre i Carabinieri avevano notificato alla donna un provvedimento di sospensione della potestà genitoriale, adottato, alla luce dei preliminari riscontri acquisiti dal Tribunale per i Minorenni di Napoli, che aveva disposto il divieto di avvicinamento nei confronti di entrambi i genitori alla bambina ricoverata e alle due sorelline più piccole, che sono state affidate ai servizi sociali partenopei. La donna è stata rintracciata nei pressi della sua casa di Napoli e tradotta, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, presso la Casa Circondariale Femminile di Pozzuoli.
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