Guidonia. I predoni del ferro fanno di nuovo man bassa al “fungo” di Collelargo: spariti un pezzo di cancello, pali e recinzioni

In Cronaca & Attualità, Primo Piano da Yari Riccardi

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La sbarra su via Isonzo è chiusa con due lucchetti. La salita verso la struttura che domina ormai da anni il cielo della città è piena di pensieri rivolti al passato. “Come lo troveremo questa volta?”. Come l’ultima. La sbarra non è stata neanche toccata, ma al “fungo”, il serbatoio idrico di Collelargo – recentemente ceduto dal Comune di Guidonia all’Acea e in attesa di essere preso in carico dall’azienda – si sono portati via tutto. Un pezzo di cancello, la recinzione, addirittura qualche palo. Della messa in sicurezza della scorsa estate ad opera dei Lavori Pubblici di Palazzo Matteotti non è di nuovo rimasto nulla. Il cantiere è così di nuovo completamente aperto, dopo l’ennesima visita dei “soliti ignoti” che probabilmente sono saliti da via Donizetti facendo man bassa di tutto il metallo a portata di mano. Il tutto in un opera che ormai è diventata simbolo della città. E non certamente per aspetti lusinghieri. Cantiere di nuovo alla mercè di tutti, e dunque estrema urgenza di una nuova messa in sicurezza. Nuovo esborso per le casse comunali, per un’opera che è simbolo dello spreco di denaro pubblico. Domina il cielo di Guidonia da più di 10 anni. Non è mai stata praticamente utilizzata.

 

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