Diffida al pagamento delle fatture scadute. Quelle dei servizi di raccolta e trasporto dei rifiuti urbani e servizi di decoro urbano svolti dalla RTI Tekneko Sistemi Ecologici Srl/MM F.lli Morgante, che ha deciso di “passare alla cassa”, visti i grandi ritardi nei pagamenti del Comune di Guidonia Montecelio, ad oggi “debitore nei confronti della RTI – si legge nella comunicazione arrivata agli uffici e indirizzata al Settore Ambiente, alla Ragioneria, al Segretario Generale, al commissario prefettizio Giuseppe Marani e al subcommissario Foti – per la somma di Euro 3.685.853,27”. Un ritardo che non si è ovviamente materializzato nei mesi di commissariamento ma ben prima, come facilmente immaginabile. La disastrata situazione finanziaria del Comune ha fatto il resto. Un atto, quello delle aziende, che arriva dopo numerosi inviti rivolti all’amministrazione comunale, per ritardi di pagamenti risalenti al 2015 e al 2016. Ritardi che “oltre che influire negativamente sulla liquidità delle imprese facenti parte della RTI appaltatore, compromettono anche la loro competitività e redditività, generando inesorabilmente ed inconfutabilmente responsabilità da parte del Comune di Guidonia Montecelio, parte contrattuale inadempiente”. La lettera, firmata dalla Tekneko in quanto società capogruppo della RTI, diffida così il Comune “ad adempiere immediatamente la propria obbligazione contrattuale del pagamento alla scrivente delle fatture ad oggi scadute”. Quasi 4 milioni di euro. Ma non finisce qui, perché in caso di ulteriori ritardi, dal 3 febbraio la Tekneko invocherà il “caso di forza maggiore”, procedendo con “l’immediata sospensione dei servizi resi nell’ambito del contratto in essere con il Comune, garantendo i soli servizi pubblici essenziali, a causa dei gravi danni di natura finanziaria causati e causandi dal perdurante ritardo nei pagamenti delle fatture scadute ormai da troppo tempo”. Gli uffici, inutile dirlo, sono già al lavoro.
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