Vincenzo avrebbe compiuto 87 anni domenica prossima. Lo hanno trovato a terra, vicino al tavolo della cucina. Il piccolo cane che viveva con lui non la smetteva di abbaiare, così qualcuno, preoccupato per non averlo visto da un paio di giorni, è entrato. E lo ha trovato privo di sensi. Un malore improvviso, forse quei giramenti di testa che non lo abbandonavano mai. La corsa in ospedale non è servita a nulla, e Vincenzo Mangia, per tutti a Guidonia “Tip Top” se ne è andato per sempre in una freddissima sera di gennaio. Il suo carretto era fermo ormai da tempo, quel trabiccolo con il quale eravamo stati abituati a vederlo per anni. I primi mali e la casa vicino il Comune, il calore della chiesa di Santa Maria di Loreto e quello di alcuni parrocchiani che lo hanno curato, ascoltato, consolato. Qualcuno di loro lo ha accompagnato all’ospedale anche ieri.Vincenzo amava raccontare la sua vita, con gli occhi che brillavano e con una nostalgia che non lo abbandonava mai. Bastava salutarlo per una volta soltanto. Forse per tutte le cose tenute dentro per così tanti anni, Vincenzo parlava. Raccontava una vita con troppe porte sbattute in faccia e con qualche luce solo da qualche anno a questa parte. Vincenzo era un uomo buono. E la luce ce l’aveva negli occhi quando aveva modo di raccontarsi. E aveva un sorriso, quelle poche volte che lo concedeva, di una dolcezza disarmante.
(nella foto d’archivio, Vincenzo con il Vescovo Mauro Parmeggiani e con l’ex parroco di Santa Maria di Loreto Padre Andrea Stefani)
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