“Anno nuovo vecchi problemi”: la CISL fa il punto sulla sanità della ASL Roma 5

In Cronaca & Attualità, In Evidenza, Salute & Dintorni da Yari Riccardi

Condividi

Anno nuovo e problemi vecchi. È della CISL FP Roma/Rieti la nuova analisi sulla sanità nella Asl Roma 5. “Manca l’assistenza sul territorio e l’unica risorsa in caso di bisogni di salute è il pronto soccorso. Serve un modello capace – scrive il sindacato in una nota – di porre il paziente al centro del percorso di cura, puntando all’integrazione e alla personalizzazione dell’assistenza”. Il punto sta nella riduzione nei posti letto del quadrante della Asl Roma 5 e dalla contemporanea assenza di una organizzazione valida sul territorio. Una combinazione che ha dimostrato nel periodo dell’influenza annuale e in concomitanza con le festività natalizie l’enorme difficoltà ricettiva dei pronto soccorso di Tivoli,Palestrina,Colleferro e Monterotondo. “Il problema primario è nel fatto che un malato, magari anche cronico, che ha necessità di cure, per soddisfare i propri bisogni, non trovando nulla fuori dell’ospedale, ha come unico riferimento il pronto soccorso”. Di tutti gli accessi ai pronto soccorso della Asl Roma 5, solo il 18% viene poi ricoverato. Equazione che facilmente dimostra come nella grande maggioranza dei casi ci si trova di fronte a una richiesta che con molta probabilità avrebbe anche potuto avere una soluzione in strutture territoriali opportunamente organizzate. “È assente un filtro capace di intervenire nelle prime fasi del bisogno sanitario, ed ancora evitare – chiude il sindacato – il 10% circa di ricoveri ripetuti, quelli cioè che nella maggior parte dei casi sono legati a una mancata assistenza post-dimissioni”. Un ragionamento che porta a una conclusione. Se la presa in carico degli assistiti fosse integrata tra strutture territoriali, coinvolgendo anche i medici di base, e struttura ospedaliera, con il fine di snellire il ricorso al pronto soccorso, si potrebbero risparmiare, oltre ai problemi di salute e qualità di vita dei pazienti, anche diverse centinaia di migliaia di euro.

Condividi