La Regione conferma: la BASF chiude l’inceneritore

In Ambiente & Territorio, Cronaca & Attualità, In Evidenza, Primo Piano, Salute & Dintorni da Yari Riccardi

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E’ arrivata la conferma. Quella attesa da anni. “La richiesta della Basf di chiudere definitivamente il reparto di incenerimento dei rifiuti tossici e pericolosi, nello specifico catalizzatori esausti, dal primo gennaio 2016 è stata confermata – spiegano in una nota i comitati per l’ambiente di Settecamini, Case Rosse e Setteville – dal Dipartimento dei Servizi di tutela e valorizzazione dell’Ambiente della Città Metropolitana di Roma Capitale. Anche il reparto di raffinazione delle ceneri, che produceva enormi quantità di acque reflue industriali versate nell’Aniene, chiuderà dal primo di febbraio 2016”. La determina in questione è la 6245 del 22 dicembre scorso. Si chiude di fatto un’era, di lotte dei comitati e di tante preoccupazioni per i cittadini. “Consideriamo, con una certa soddisfazione – proseguono – conclusa una vicenda durata tanti anni e che ha avuto come obiettivo primario la delocalizzazione dell’inceneritore di rifiuti tossici e pericolosi, incompatibile con il territorio densamente abitato, nonché il reparto di raffinazione delle ceneri dove si utilizzavano elevati quantitativi di sostanze tossiche e pericolose, e venivano prodotte acque reflue industriali versate in grandi quantità nell’Aniene”. Una chiusura, quella dell’inceneritore, unita alla eliminazione dello stoccaggio dei catalizzatori esausti, che va a cancellare quelle che erano le effettive fonti di rischio specificate dalla ASL RMB nel relativo parere negativo alla Autorizzazione Integrata Ambientale. Tuttavia c’è un altro lato, quello dell’occupazione. L’azienda ha annunciato circa 50 esuberi. “Vogliamo esprimere la nostra solidarietà ai lavoratori nella speranza che la vertenza sindacale in corso si concluda nel migliore dei modi”. Un risultato che premia la costanza dei cittadini e dei comitati che hanno lottato da anni, denunciando la presenza e quindi l’incompatibilità del reparto di incenerimento di rifiuti tossici e pericolosi della BASF in pieno centro abitato. “Una battaglia nella quale nessuno si è arreso di fronte all’inerzia e all’inettitudine delle Istituzioni locali, con un netto distinguo per la Direzione del SISP della ASL RMB che ha sempre svolto la sua funzione di sorveglianza per la tutela della salute con la massima professionalità ed imparzialità. Un sentito ringraziamento va all’Associazione Raggio Verde che, con il suo supporto legale ed ambientale qualificato, è stata determinante per questo esito finale favorevole”.

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