Un container in un maneggio. L’incendio nella notte tra sabato e domenica. All’interno un corpo carbonizzato. Inizia nel sangue la domenica a Fonte Nuova, dove alle 9 di mattina del 10 gennaio i carabinieri hanno trovato il cadavere di una donna romena di 39 anni all’interno del locale dove viveva insieme al marito, un container situato in un maneggio in via San Salvatoretto, dove l’uomo – di origini romene – lavora come custode. E’ stato lui a dare l’allarme: immediato l’intervento sul posto dei carabinieri del nucleo investigativo di Ostia e della compagnia di Monterotondo, che hanno dato il via alle indagini. Da una prima ricostruzione, l’uomo, un cinquantenne, ha chiamato i militari intorno alle ore 8: a loro ha riferito la presenza all’interno del container di una stufetta a legno. Il locale è andato completamente distrutto durante l’incendio. Il primo passo delle indagini è stato l’interrogatorio del 50enne, per tentare di ricostruire l’accaduto nei dettagli: allo stato dei fatti non è esclusa nessuna ipotesi dagli investigatori, sia quella della morte violenta che ovviamente quella dell’incidente, vista la presenza della stufetta a legna che avrebbe potuto provocare le fiamme, divampate nella notte tra sabato e domenica, che hanno poi distrutto il container. Il focus delle indagini verte in due direzioni: capire le cause delle fiamme e conoscere la posizione del compagno della donna al momento della prima scintilla, anche in riferimento all’allarme dato ai militari dall’uomo, pare a fiamme ormai spente. I resti della donna sono irriconoscibili: immediato l’esame da parte del medico legale, ma le cause della morte saranno rese note dopo l’autopsia.
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