Prima i comitati, poi la Regione, a seguire alcuni parlamentari per chiudere con qualche consigliere di Roma Capitale. Mancava la Città Metropolitana a battersi contro gli aumenti della A24, della A12 e della A25 comunicati da Strada dei Parchi e in vigore dal 1 gennaio: ed ecco che arriva un sollecito dell’ex Provincia di Roma direttamente al governo. La mozione è stata approvata lunedì 11 gennaio: all’interno del documento si specifica come gli aumenti colpiscano con notevole severità i pendolari di Roma e delle città di Tivoli, San Gregorio da Sassola, Castel Madama, Vicovaro, Mandela, Cineto Romano, Roviano, Arsoli, Riofreddo, Civitavecchia, Fiumicino e quanti da altri Comuni della Città Metropolitana sono costretti a servirsi dell’A24 e dell’A12. Aumenti ma anche problematiche ulteriori, visto che il tratto urbano tra Lunghezza, Ponte di Nona e Settecamini non dovrebbe essere soggetto a tariffa. “L’aumento previsto – dichiarano in una nota congiunta il Vice Sindaco della Città Metropolitana Mauro Alessandri e il Consigliere Delegato alla Viabilità e Mobilità Massimiliano Borelli – è contrario al concetto stesso di area metropolitana, tra i cui obiettivi è prioritaria la gestione integrata dei servizi, delle infrastrutture e delle reti di comunicazione”. La richiesta della Città Metropolitana e del consiglio è stata inoltrata al Ministro Delrio e al Presidente della Commissione Trasporti alla Camera, Michele Meta: obiettivo è sostenere le ragioni dei cittadini del nord est romano. “Si tratta di un provvedimento iniquo – concludono Alessandri e Borelli – che colpisce ingiustamente i nostri cittadini. Per tale ragione l’Amministrazione Metropolitana sta facendo il possibile per trovare una soluzione”. Palla ora al governo, per arrivare al risultato della proroga al 2016 dell’agevolazione tariffaria per i pendolari entro i 50 km, nel solco delle indicazioni già espresse dal MIT ai concessionari autostradali.
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