Lazio. Protezione Civile, Santori: “Altri finanziamenti a pioggia. 448.000 € alle associazioni senza bando e alcun criterio”

In Cronaca & Attualità da Redazione

Condividi

“Nuovi carrozzoni vecchie erogazioni a pioggia. In perfetto stile zingarettiano il neo direttore dell’Agenzia di Protezione Civile ha avallato l’erogazione in vecchio stile di 448.000 euro di contributi alle Associazioni di volontariato senza bando pubblico e senza alcun criterio. L’Agenzia di Protezione Civile instituita con Legge regionale 2/2014 doveva servire anche a superare le criticità della Sala Operativa regionale e garantire controllo e trasparenza nell’ambito della gestione dei fondi ma di tutto questo non c’è traccia.

Per tali motivi presenteremo un esposto alla Corte dei Conti regionali per accertare le modalità con cui siano stati trasferiti i contributi e come vengono utilizzati gli automezzi e le apparecchiature e richiedere i motivi per cui non sia mai stato svolto un censimento dei mezzi, per dichiarare la nullità della Determinazione n. G18451 del 19/12/2014 per le violazioni di legge suddette e per condannare, in caso di accertamento della responsabilità per colpa grave o dolo, i responsabili di tali decisioni “così dichiara Fabrizio Santori consigliere regionale del Lazio a margine dell’audizione nella Commissione regionale Affari costituzionali e statutari, sicurezza, integrazione sociale e lotta alla criminalità del Direttore dell’Agenzia di Protezione Civile Arch. Tornatore, annunciando la presentazione di un esposto alla Procura della Repubblica e alla Corte dei Conti sulla gestione dei fondi nel triennio 2011-2014.

“E’ nostra intenzione verificare anche le nuove procedure attivate dal direttore dell’Agenzia per la concessione di contributi perché a nostro avviso nel corso degli anni sono stati concessi privilegi che hanno permesso ad alcune associazioni, quasi sempre le stesse, di ottenere mezzi e fondi senza alcun criterio. Auspichiamo, per il bene della trasparenza tanto decantata dal presidente Zingaretti e applicata a parole, che si intervenga per mettere la parola fine a tali modalità” conclude Santori.

Condividi