Una sgommata. E poi un’altra. E poi curve a velocità inutile per un centro città, per quanto in orario notturno. Via Roma è una pista troppo accogliente per gli attori locali di un Fast and Furious periferico e senza rispetto per chi su quella strada la vita l’ha persa e per chi ancora lotta per sopravvivere. A poco più di un mese dalla morte di Rosy Sciarrini, su quella stessa strada non è cambiato nulla: tutte le notti, tutte le sere, assistiamo a un gran premio sciocco e senza senso, che porta talvolta ad “ammirare” due macchine fronteggiarsi quasi parallelamente, fianco a fianco, e a farlo più di una volta, e a percorrere quel pezzo di via Roma che ancora gronda sangue (siamo di fronte alla pineta comunale) come se fosse Indianapolis. Una curva a velocità folle e via di nuovo, prima della bandiera a scacchi ideale del piazzale dell’Aeroporto – zona usata per la “sosta ai box” – che segna spesso la fine del giro, prima di una nuova partenza, spesso a musica altissima e a pistoni aperti. Accade quasi tutte le notti a Guidonia, e vedere due macchine che si fronteggiano come nei film in una zona che all’una di notte di un venerdì qualunque è ancora viva e pulsante di vita, fa venire i brividi. Per chi è nelle macchine e per chi in quel momento ha la sfortuna di dover attraversare. Per chi brucia gli stop perchè “fa figo”. Per chi prende curve che a vederli pensi “Questo stavolta va dritto”, e per fortuna dritto non ci va mai (è anche capitato una notte che un muretto di una casa è stato distrutto da un novello Hamilton di provincia). Per chi sta a casa e prega che i figli tornino pure questa notte. Questa è la notte di Guidonia, dove le macchine corrono e le forze dell’ordine controllano ma poco possono fare per un territorio così vasto. Questa è la notte di Guidonia dove i motori salgono di giri e dove, come ideale controcanto, si sentono le sirene delle ambulanze accorrere e fermarsi da qualche parte, non necessariamente per incidenti, ma spesso per fatti di cronaca. Quel venerdì di cui stiamo parlando la sirena era per una rissa al di fuori di un locale, dove un tipo ha “vinto” poi una bella medicazione con relativa fasciatura in piena faccia perchè qualcuno l’aveva colpito. Questa è la notte di Guidonia, velocità massima su via Roma e fiato sospeso. Per chi guida, certo. Per chi sta a casa e ascolta sgommate e sirene, pure. Ma anche per chi guarda queste scene, e si chiede come possiamo aver perso la capacità di essere umani e di restarci. Come riuscire a far capire a chi sfreccia davanti a te che Indianapolis, la Pista d’Oro e Interlagos non hanno nulla a che vedere con la via principale di una città. Che i Guerrieri della Notte o Arancia Meccanica, o Fast and Furious erano film, solamente film. E che qui non è Hollywood.
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