Un posto dove la gente – persone comuni, non supereroi – lavora insieme e in armonia. Un posto dove non si vede mai un telefono che aliena una conversazione, dove vedi persone che si abbracciano e si salutano con un sorriso, dove lavorare è sì fatica ma anche la gioia della condivisione di ideali e di un fine comune. Un fine del quale poi a beneficiare è l’intera città. Tante persone alle prese con colla, fil di ferro, carta e legno: i carri stanno pian piano uscendo fuori, ed è quasi magico assistere al lavoro dei volontari, capitanati da Paolo Aprile, presidente del Comitato. Un posto che esiste, ed è il capannone di via Pantano, dove il Comitato per il Carnevale di Guidonia è all’opera per mettere a punto i carri per la sfilata dei carri numero 35. Capannone che ben presto verrà abbandonato. L’Assessorato alla Cultura ha infatti provveduto a trovare un terreno dove il Comitato potrà posizionare una tensostruttura per continuare, in modo più degno, la tradizione dei carri di Carnevale: un obiettivo a lungo rincorso, e finalmente a portata di mano. Il terreno e nella zona della Sorgente, in via delle Gerbere, e il Comitato ha già presentato il progetto per la struttura movibile, che diventerà la prossima sede dei Carri. “Come amministrazione – spiega l’assessore alla Cultura Andrea Di Palma – abbiamo sempre tentato di sostenere il Comitato e il suo ruolo sociale di grande importanza per l’intera comunità cittadina. Essere di nuovo alla Cultura e partecipare ad una nuova sfilata dei Carri, che mai come in questa edizione guarda al futuro, è per me motivo di orgoglio: il terreno per il Comitato, e tutto ciò che ne deriva, è simbolo di una collaborazione reale e duratura. Non sempre la politica porta danni, evidentemente”.
La sfilata sarà a Guidonia il 15 il 17 febbraio, e prevede tanti gruppi mascherati, e tanti carri da ammirare. Perché, davvero, per talento, capacità, fantasia, i volontari del Comitato possono davvero essere considerati dei veri e propri artisti. Tutto quello che esce dal capannone di via Pantano ne è solamente la prova provata. E’ Paolo a raccontarci che Carnevale sarà. “La scuola Leonardo da Vinci sta preparando il carro dei Romani – spiega il presidente – e non possiamo dimenticare in questo caso la forte presenza di molti genitori a lavorare qui con noi. Abbiamo poi Angry Birds, dell’associazione Oltre il Ponte, coadiuvata dai volontari Piero e Stefano. I carri a cura del Comitato sono dedicati a Kung Fu Panda e all’Incantatore di Serpenti”. Troverà ancora spazio il Carro della Luna, che in questa edizione sarà cavalcata da Pinocchio, e avrà davanti a sé il gruppo mascherato degli studenti della Don Milani. “In questa edizione abbiamo anche – prosegue Aprile – una novità: l’associazione ViviVillalba parteciperà alla nostra sfilata, con il carro San Valentino. E’ un fatto importante, che dimostra come il Carnevale è davvero partecipazione e condivisione, per come il Comitato lo ha sempre inteso. L’associazione farà una sfilata a Villlalba sabato 14 febbraio, con carro e trenino”. Completano la sfilata il carro della Croce Rossa – “Tutti fratelli” il loro tema – e tanti gruppi mascherati: i Cieli Azzurri, i gruppi scout del Guidonia 1 e del Guidonia 2, scuole di danza (sarà la SS Lazio Danza Sportiva a ballare sul carro dell’Incantatore di Serpenti) e compagnie d’armi (I guardiani del cervo insieme al carro d Re Carnevale).
Preparativi che corrono veloci, perché in questi casi il tempo non basta mai: i carri sono anche tempo di bilanci e di sogni per il comitato. “La sfida sarebbe quella di rientrare nella nuova struttura dopo la sfilata: la domenica, per una festa di autofinanziamento, e il martedì per posare i carri e darci appuntamento al prossimo anno, pronti per ricominciare”. Il sogno del Comitato è quello di riuscire ad allestire la “nuova sede” entro la sfilata: entrare già nella nuova struttura avrebbe un grande significato simbolico, per l’attività del Comitato e per la Città tutta, che vive il Carnevale come una delle sue più belle e sentite tradizioni. E’ questo il grande obiettivo comune per il quale lavorare. Il progetto Cartapesta, portato avanti negli I.C. Leonardo da Vinci e Don Milani e sostenuto dall’assessorato alla Pubblica Istruzione. “Sei volontari sono tutte e mattine dalle 8 alle 14, per tre giorni a settimana alla Leonardo da Vinci e per due alla Don Milani, per aiutare gli studenti ad entrare nella magia della cartapesta: insieme ai ragazzi stanno realizzando maschere e attrezzi per la sfilata. Siamo particolarmente soddisfatti perché questa iniziativa ha portato un grande coinvolgimento nei ragazzi che nei genitori”. Sono 11 le classi coinvolte nell’iniziativa, sette dell’I.C. Leonardi da Vinci e 4 per la Don Milani, per un progetto dai grandi risvolti educativi. Proprio il contributo dell’iniziativa proveniente dal Comune sarà interamente utilizzato per le spese per la nuova sede.
Quello che si vede, in maniera superficiale, è assolutamente una fatica grande per portare avanti una attività molto impegnativa, al freddo, in un orario dove molti vorrebbero stare solo dentro casa. C’ molto di più invece. Abbiamo chiesto a Paolo cosa spinge ancora il Comitato a portare avanti i Carri. La risposta, per quanto bella, non ci ha stupito neanche un po’. “Ogni tanto ce lo chiediamo davvero chi ce lo fa fare. Ma poi pensi all’aria che respiri qui ogni sera, aria che ti permette di staccare per un po’ il cervello dalle fatiche quotidiane, di respirare, di condividere un pensiero e un’emozione in una maniera diretta. Vale la pena essere qui per il contatto umano, per l’entusiasmo che genera entusiasmo, per la consapevolezza di lavorare per qualcosa di buono, per qualcosa che è e che sarà di tutti”. Aria talmente evidente, quella di cui parla Paolo, che non può non essere notata, anche da chi passa lì solo per lavoro, come noi. Aria che è valsa la pena respirare anche per noi. Ti apre il cuore, e fa capire che non è mica tutto così nero come sembra.
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