Il muro di cemento che soffoca il Mausoleo dei Plautii è un orrenda e inutile foglia di fico che deturpa il Mausoleo e l’altrettanto celebre Ponte Lucano.
Il fiume Aniene esonda? Con il compiacente appoggio della Sovrintendenza invece di scavare l’alveo, pieno di detriti depositati sul fondo, per permettere alle acque di defluire liberamente, si riempe l’argine di cemento armato.
Il Comune di Tivoli, l’Ardis e l’Autorità di Bacino non hanno mai preso iniziative per mettere il fiume Aniene in sicurezza idrogeologica, per evitare le esondazioni hanno permesso l’inutile scempio intorno al Mausoleo sapendo benissimo che non solo è inutile ma anche dannoso. Si butta la Ferrari quando il posacenere è pieno.
Inadempienti gli organismi deputati alla tutela idrogeologica del fiume, che sanno benissimo che intubare, anche per un tratto il fiume, è disastroso. La tragedia della Liguria non insegna nulla e nessuno intende imparare dalle tragedie italiane.
Quel muro deve avere un solo destino: deve essere spicconato e sostituito con opere idrauliche non più differibili se non con omissioni di atti d’ufficio da parte delle Autorità preposte alla tutela idrogeologica.
Italia Nostra Roma e il Comitato Salviamo Villa Adriana appoggiano le iniziative della Sezione di Tivoli Aniene e di tutte le associazioni locali che da sempre si battono contro questo inutile scempio. L’appuntamento è per sabato 11 gennaio alle ore 14,30 davanti al Mausoleo dei Plautii per dimostrare la nostra “educata disobbedienza” e sostenere le iniziative del Movimento civico Viva Tivoli.
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