Il sindaco di Guidonia Montecelio, Eligio Rubeis, ha disposto oggi con una ordinanza l’immediata sospensione “delle opere poste in essere e relative ai lavori di installazione di un impianto di telefonia mobile in Villanova, campo sportivo”, autorizzato su richiesta del gestore Wind telecomunicazioni Spa. La decisione del sindaco è maturata a margine di un incontro avvenuto martedì scorso con una delegazione di residenti, contrari alla localizzazione dell’impianto perché eccessivamente vicino ad una scuola materna, ma anche ai tralicci dell’alta tensione già di per sé produttori di campi elettromagnetici e dunque di elettrosmog. Proprio i cittadini avevano investito il sindaco della necessità di chiedere all’Arpa Lazio ulteriori verifiche sull’impatto di due impianti attigui, istanza che Rubeis ha ritenuto di dover accogliere appieno. L’area all’interno della quale ubicare l’apparecchiatura era stata individuata dal piano comunale delle antenne, votato e approvato il 28 marzo del 2006 dalla maggioranza dell’allora sindaco del Pd Filippo Lippiello. Un regolamento i cui effetti di legge hanno vincolato l’amministrazione municipale, nel 2012, alla stipula del contratto di locazione a beneficio della Spa delle comunicazioni che ne faceva richiesta. <L’iter avviato dalla Wind è corretto, l’Arpa e tutti gli organismi deputati a rilasciare pareri circa l’impatto dell’antenna su ambiente e salute pubblica hanno espresso parere positivo, la localizzazione è avvenuta dunque nel rispetto delle norme e del regolamento, è però doveroso, alla luce delle perplessità che mi sono state rappresentate, fermare i lavori in attesa di nuove verifiche>, dichiara Eligio Rubeis. Nell’incontro con i cittadini è emerso inoltre un fatto singolare. La società di Albano Laziale (Centro Ecologia dell’Habitat) incaricata dall’allora amministrazione Lippiello di redigere la mappatura dei siti alla base del regolamento comunale sulle antenne, inseriva il sito di Villanova sia nell’elenco delle aree sensibili, e dunque interdette alla installazione di impianti di telefonia, sia in quello dei siti comunicali invece disponibili ad accoglierli. <Un pastrocchio – conclude il sindaco – che è padre dei paradossi procedurali che hanno vincolato il comune alla stipula contrattuale con Wind>.
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