Il Comune di Guidonia Montecelio ha recentemente concluso le procedure di un concorso pubblico per il reclutamento di due tecnici informatici, uno da reperire mediante assunzione dall’esterno, l’altro da coprire tramite selezione del personale di ruolo. Fin qui nulla di strano e tutto lecito, ma guardando bene la composizione della Commissione di concorso emerge che a presiederla è l’Arch.De Paolis Angelo, vale a dire il Capo di Gabinetto alle dirette dipendenze del Sindaco Eligio Rubeis. Eppure la norma sulla composizione delle commissioni di concorso prevede l’esclusione di componenti appartenenti all’organo di direzione politica dell’amministrazione interessata, anche presso gli uffici di diretta collaborazione, come ribadito dalla direttiva del Ministero per la pubblica amministrazione e la semplificazione. Direttiva che, oltre a mettere in evidenza le incompatibilità per evitare conflitti di interessi, rammenta l’obbligo di garantire l’attuazione dei principi di imparzialità e buon andamento nell’ambito delle procedure concorsuali e quindi assicurare il corretto espletamento del procedimento. Ma la direttiva sembra essere stata ignorata dal Comune di Guidonia, che ha deciso di far presiedere la Commissione di concorso a un funzionario all’ombra dell’incompatibilità. Sono emersi anche ulteriori elementi che meritano attenzione, come nel caso della sostituzione “lampo” dell’unico membro avente la qualifica di ingegnere informatico con un altro “esperto” non avente la qualifica del sostituito. Anche la presenza di diversi errori nella costruzione delle domande a quiz, nonché la presenza di argomenti non contemplati nel bando, lasciano intendere che vi sia stata una gestione poco chiara della intera procedura. L’organizzazione sindacale USB Pubblico Impiego è intervenuta sulla vicenda chiedendo la sospensione del procedimento di concorso, per cercare di fare chiarezza ed evitare eventuali ripercussioni sul personale. L’Amministrazione nel frattempo ha chiuso il concorso e assegnato i posti, ma la USB Pubblico Impiego non ha intenzione di fermarsi, continuando in tutti i posti di lavoro le battaglie per combattere le politiche clientelari e rilanciare un servizio pubblico a sostegno dei cittadini.
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