Sono state le audizioni in sede protetta della figlia minorenne, dalle quali sono emersi i particolari sui ripetuti abusi sessuali dei quali è stata vittima, a motivare il provvedimento di custodia cautelare in carcere emesso dal Tribunale di Tivoli nei confronti di un 40enne italiano. Le indagini, che hanno avuto origine lo scorso anno in seguito alla denuncia effettuata dalla madre della vittima agli agenti del Commissariato di Tivoli, diretto da Giancarlo Sant’Elia, hanno permesso di ricostruire un quadro di violenze maturato in un ambito familiare nel quale la giovane vittima era soltanto una dei destinatari delle morbose attenzioni del padre. Alterato dall’assunzione di alcol e droga, infatti, l’uomo avrebbe in alcune circostanze compiuto abusi sessuali anche nei confronti della nipote.
A nulla è servito il trasferimento presso un’altra abitazione nella quale la madre dei minori si era precauzionalmente spostata. L’uomo infatti era riuscito a mantenere i contatti con i figli, vedendoli regolarmente e riuscendo in alcuni casi anche a farli pernottare presso la sua abitazione. Nel corso degli accertamenti sono emerse responsabilità dell’uomo anche in merito alla detenzione di filmati pedopornografici scaricati dal web scoperti dalla moglie ed ai quali, secondo una prima ricostruzione degli investigatori, potrebbe aver assistito anche il figlio minorenne. Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Tivoli ha pertanto emesso nei confronti di A.P. un provvedimento di custodia cautelare in carcere per i reati di violenza sessuale sui minori, maltrattamenti in famiglia e detenzione di materiale pedopornografico. Il Tribunale dei Minorenni di Roma ha poi sospeso la podestà genitoriale sui tre figli minori disponendo anche il suo allontanamento dai luoghi abitualmente frequentati dal nucleo familiare.
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