“Mancano le cure per i malati in fase acuta”. E’ con questa grave accusa che il consigliere del Gruppo Misto alla Regione Lazio, Sabatino Leonetti, denuncia la “situazione di forte disagio e di grave disservizio” che sta vivendo la popolazione nel bacino d’utenza dell’AUSL G di Roma. “Una popolazione che, al momento, non vede rispettato il suo diritto alla salute”.
“A fronte di una media regionale di 3,1 posti letto ogni mille abitanti” denuncia il consigliere “l’AUSL G può disporre di un misero 1,2. È quasi un terzo dei posti letto per abitante previsti”. E il vuoto di un’assistenza che si rivela “più che necessaria” è dimostrato dai dati della migrazione sanitaria verso altre distretti. “I dati della mobilità passiva del 2011 rivelano” rende pubblico Leonetti “che sono state erogate a cittadini residenti dell’AUSL Roma G complessivamente 4.125.684 prestazioni da parte di Presidi esterni al proprio territorio o interni privati con una spesa aggiuntiva di ben 56 milioni di Euro”.
“In questa situazione altro che tagli: bisogna raddoppiare i posti letto: una misura che si situa perfettamente nella strategia di impiegare meglio le risorse senza privare i cittadini di servizi essenziali. I soldi” spiega infatti Leonetti “comunque vengono spesi. Ma peggio e con un disagio di gran lunga maggiore per i nostri ammalati di quanto sarebbe se potessero essere curati nel loro distretto com’è loro sacrosanto diritto”.
Per questo, oltre che chiedere l’aumento dei posti letto, Sabatino Leonetti si fa portavoce di un “piano di investimenti sanitari che renda l’AUSL G in grado di garantire le cure di cui il suo bacino d’utenti ha bisogno e” rimarca “pieno diritto”.
A tal fine ecco presentata la lista degli interventi necessari: “Primo” scandisce Leonetti “un Policlinico dell’Area Tiburtina (Tivoli-Guidonia); secondo potenziare uno dei Presidi esistenti nell’Area Casilina (Palestrina-Colleferro); terzo istituire l’ospedale montano di Subiaco, dotato di un pronto soccorso operativo 24 ore su 24, quarto mantenere il Presidio di Monterotondo; e, quinto, verificare la possibilità di arricchire l’offerta dell’Ospedale Distrettuale di Palombara Sabina”.
” I risparmi si fanno utilizzando con criterio le risorse, non tagliando alla cieca sulla pelle delle persone” conclude Leonetti.
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