E’ partita nella giornata di oggi l’ennesima protesta per salvare l’ospedale di Palombara, da troppo tempo alle prese con la spada di Damocle del piano di riordino della sanità della Regone Lazio. “Disubbidienza civile”: con questa espressione il Comitato per la Salvaguardia dell’Ospedale sta portando avanti un presidio fisso nella struttura, con lo scopo principale di “avere in visita il candidato alla presidenza della regione Lazio, Nicola Zingaretti- dice il presidente Adriano Curci – affinché si renda conto della situazione che stiamo vivendo e per trattare con lui sin da ora le sorti della nostra struttura già convertita in <<Casa della Salute>>. Di fatto si tratta di un nosocomio già declassato. Qui attualmente è attivo solo il punto di primo intervento, con difficoltà evidenziate negli ultimi mesi dagli stessi utenti e la presenza di alcuni ambulatori. Eppure è presente una nuova ala, costata 8 milioni di euro e mai utilizzata. E’ vergognoso”. Nella giornata di oggi il presidio ha visto alternarsi circa 50 persone fino alle 17. Cittadini comuni che si sono uniti per continuare una battaglia che troppe volte ha visto alternarsi momenti di sconforto a momenti di speranza. Una battaglia che li ha visti spesso da soli. “Anche oggi ci aspettavamo – chiude Curci – la presenza delle istituzioni locali. E anche oggi siamo rimasti delusi”. La probabile visita di Zingaretti sembra essere prevista già per questa settimana.
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