Pensate a una casa di un condominio. Un condominio enorme. Solo tre cassonetti per tantissimi appartamenti. Moltiplicate il tutto per un quartiere. E pensate a una via che diventa pattumiera per numerose case. Ma non per altro. Semplicemente i cassonetti stanno solo lì. Aggiungete topi. Immondizia in mezzo alla strada, campi invasi da rifiuti che spesso gli animali mangiano. Questo, e altro, accade a Palombara, zona Strada del Laghetto. La segnalazione del fatto ci arriva da Adriano Curci. “E’ una storia che va avanti da sempre – ci spiega uno dei residenti – e si vede anche il perché: tutti i secchioni previsti per un area che comprende circa 3000 persone sono qui”. E il risultato è presto detto. Immondizia che ogni tanto invade la carreggiata stradale, residenti costretti a provvedere loro stessi allo spazzamento, raccolta differenziata che è piuttosto lontana, anche per via “del fallimento della municipalizzata – ha spiegato Curci – predisposta per il servizio, dopo soli 3 anni. Il risultato? Nove milioni di debiti divisi tra Palombara, Monterotondo e Fiano Romano”. In zona poi la raccolta è regolare. Il problema è solo quello delle troppe persone che usufruiscono di quei pochi secchioni presenti. E non si spiega il perché. “Il percorso dei camion prevede il passaggio nelle vie interne della zona. “Ci chiediamo quindi – chiudono i residenti – il perché questi cassonetti non siano dislocati meglio. Sarebbe un beneficio per la zona e di riflesso anche per i servizi dell’intera città”. Uno dei problemi, come detto, è lo scarico abusivo di rifiuti. “Una volta – ci racconta un signore – solo per aver detto a un uomo di non scaricare la sua roba in strada, mi sono ritrovato minacciato con una pistola”. Basterebbe poco per risolvere. Solo pensare e comprendere dove e come posizionare i secchioni. E, se pensiamo al prato di cassonetti proprio poco distante dalla zona (http://www.romaest.org/news/01/2013/palombara-su-un-prato-cassonetti-al-posto-dei-fiori/) sarebbe anche molto molto facile.
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