Albuccione. “Le Cronache di Narnia” e tanto altro: parte il progetto dell’associazione “I Colori del Mondo”. “Accoglienza, integrazione e aggregazione i nostri obiettivi”

In In Evidenza, Spazio al Sociale da Yari Riccardi

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icoloridelmondoIn una società che non prevede aggregazione, c’è chi ci prova ancora. A creare legami, costruire ponti, abbattere barriere. Parliamo dell’associazione “I Colori del Mondo”, che ha presentato nel pomeriggio di martedì il suo nuovo e importante progetto. Un centro di aggregazione per bambini, ma non solo. Nei locali della parrocchia di Albuccione, messi a disposizione da Don Marco, i volontari dell’associazione presieduta da Gianna Ferraresi apriranno le porte – per il momento ogni lunedì pomeriggio – ai bambini del quartiere, camminando insieme a loro in un viaggio attraverso il fantastico mondo delle Cronache di Narnia. Un mondo dei sogni, che servirà per “fare emergere le loro problematiche e di trovare delle risposte”. Il progetto non si limita solo ai bambini: è nelle intenzioni dell’associazione “attirare – ha spiegato Gianna Ferraresi – anche adolescenti, proponendo loro alternative ai pomeriggi in strada. Sappiamo bene quanto sarà difficile: ma sappiamo anche che è una sfida appassionante, per la quale siamo pronti ed entusiasti”. In effetti il lato che ha più colpito della presentazione è proprio quello della passione, che brillava negli occhi delle volontarie dell’associazione. Passione per questo lavoro e per il territorio, in particolare per il quartiere di Albuccione, spesso vittima di stereotipi da parte della gente, che associa la zona a fatti non particolarmente positivi. Siamo fieri di parlare di Albuccione in termini più che positivi. E non potremmo fare davvero altrimenti: la gioia dei bambini, l’entusiasmo dell’associazione, la visibile fiducia delle mamme presenti sono davvero un succoso antipasto di quello che potrà diventare il progetto. Progetto che sarà rivolto anche alle mamme e ai papà, o, più in generale, agli adulti, nell’ottica di una condivisione di esperienze e competenze che spesso è fondamentale per formare una comunità. Forse la cosa che più è mancata al quartiere in questi anni. Una cosa che può nascere solo da un sogno. E una iniziativa di questo genere, composta da tante persone che sognano, ha tutte le carte in regola per far diventare reali gli obiettivi che si pone.

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