A Guidonia c’è il mare. E pure un porto. Questo è il refuso presente nel Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile, che nella bozza già disponibile sul sito del circolo Legambiente di Guidonia vede presenti alcuni errori, come abbiamo scritto sopra, refusi che Legambiente ha segnalato. “Non possiamo fare a meno di segnalare lo sconcertante copia-incolla che prospetta provvedimenti pensati per Genova:<<… sviluppo del sistema industriale genovese>>, <<… potenziamento delle percorrenze effettuabili via mare>>, <<una morfologia del territorio che permette la realizzazione di impianti idroelettrici di piccola taglia e un’adeguata disponibilità di vento nelle zone costiere..>>”. In pratica si fa riferimento a Genova e al piano d’azione presentato dalla città ligure. Il tutto nel documento presentato da Guidonia. Una polemica che Maurizio Cusano, Energy Manager del comune, ha definito riduttiva, in quanto "da Legambiente mi aspetto interventi sul merito, sulla sostanza e non su refusi di stampa. Non si può ridurre il dibattito su un lavoro importante come il Piano di azione per l'Energia sostenibile presentato dal Comune di Guidonia Montecelio a sterili commenti su tre frasi estrapolate da un documento di 207 pagine ". Una bozza quella “incriminata”, che sarò portata a Bruxelles solo dopo l’approvazione del consiglio comunale. Dei refusi il comune ne era a conoscenza, prosegue Cusano, sottolineando come sia “normale, quando si studia un elaborato così importante e delicato, prendere come modelli dei riferimenti d'eccellenza, delle linee guida da cui poter prendere ispirazione per affrontare le problematiche territoriali. Come Guidonia Montecelio è un esempio per diverse realtà, noi abbiamo preso in esame, tra gli altri, il Piano di Genova che in Italia fa scuola per l'argomento trattato. Penso sia normale ispirarsi a sistemi considerati punti di riferimento, e nel calare gli elementi interessanti e di qualità del "sistema Genova" sulla realtà di Guidonia sono rimasti dei refusi di stampa che chiaramente non tolgono niente al valore del documento nel suo complesso”. La bozza definitiva conterrà precisi aggiornamenti a riguardo. Caso quindi chiuso, ferma restando la bizzarria nel leggere certe cose rispetto a Guidonia. Il mare, le zone costiere, il porto. Ovvio che si trattasse di un refuso, anche conoscendo la preparazione dell’ingegner Cusano. Come è ovvio che tali errori nulla andranno a togliere sulla qualità dell’opera, che, siamo certi, Legambiente studierà con attenzione e precisione, come ha sempre fatto nel corso di questi anni, portando contributi sempre validi. Quindi si preannuncia un acceso dibattito sull’energia sostenibile a Guidonia, che non si fermerà certo a queste schermaglie sulla forma e non certo sulla sostanza. Certo è – ci permettiamo una battuta – che, nell’ipotetica presenza del mare a Guidonia, l’intero ecosistema sarebbe già un passo avanti. I gabbiani ormai ospiti fissi della discarica ne sarebbero oltremodo felici.
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