Guidonia. I dati sulla (dis)occupazione in linea con quelli della Provincia di Roma e dell’Italia: numeri che restano preoccupanti

In Cronaca & Attualità, In Evidenza da Yari Riccardi Commenti

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Emergenza occupazionale, ma in linea con la Provincia di Roma e con il Paese. Questo raccontano i dati ufficiali forniti dal centro provinciale per l’impiego, bacino d’utenza che raggruppa i comuni di Guidonia Montecelio, San Polo dei Cavalieri, Marcellina, aggiornati al 24 gennaio 2012. Una magrissima consolazione che viene evidenziata dal comune di Guidonia sulla base di quanto resto noto dal Centro Per l’Impiego. Nel bacino preso in esame ad oggi risultano  “disoccupate, ossia lavoratori che hanno perso il posto, 9.240 unità. Tra queste, più del 50% sono donne. Nella categoria degli inoccupati che racchiude coloro che sono in cerca di prima occupazione, studenti e casalinghe compresi, le unità iscritte al Collocamento, sempre in relazione al bacino d’utenza preso in esame, risultano essere 6.822, anche in questo caso nella maggior parte donne, mentre 1.110 sono i lavoratori a tutt’oggi in Mobilità”. Dati che confermano, a detta del sindaco Eligio Rubeis, “la tendenza generalizzata, già ipotizzata nelle stime, di un peggioramento della situazione occupazionale nel 2012, a Roma, nella provincia, a Guidonia Montecelio, in linea con quanto si sta verificando in Italia”. Un quadro che potrà essere più chiaro dopo i dati del Censimento Istat, quando si potrà tracciare per la sola Guidonia un quadro diretto e precipuo della situazione relativa a disoccupati/inoccupati. “I numeri statisticamente rilevanti forniti dall’Istituto, gli ultimi disponibili e relativi al 2010, dicono, in generale, che nella terza città della Regione e nei comuni del bacino d’utenza, la cosiddetta Forza Lavoro è rappresentata dal 43,3% della popolazione (36.220 occupati); la Non Forza Lavoro dal 56,7% della popolazione (47.516 soggetti inoccupati) categoria, quest’ultima, che raggruppa per definizione i bambini in età scolare, gli studenti, anche quelli iscritti al Collocamento, le donne che lavorano in casa e anch’esse iscritte al Collocamento, gli anziani già in pensione; e ancora, gli occupati al 38,7% (32.388 lavoratori); i disoccupati al 4,6% (3.832 soggetti che hanno perso il lavoro nel 2010). I livelli occupazionali relativi sempre al 2010, fissati nel medesimo studio, parlano di un tasso di attività a Guidonia Montecelio del 51,9% (forze lavoro/popolazione di 15 anni o più); di un tasso di occupazione del 55,9% (occupati/popolazione dai 15 ai 64 anni); di un tasso di disoccupazione al 10,6% (forze lavoro/disoccupati), dato, quest’ultimo, leggermente superiore a quello del 9,1% sul quale, nello stesso anno, si attesta la provincia, Roma compresa”. Così si chiude la nota del Comune. Numeri impietosi, che non stupiscono neanche più. Numeri di una società che non tutela i lavoratori, non tutela i giovani, non offre sbocchi, oscura il futuro. A Guidonia come altrove: consola, ma fino ad un certo punto. Beati quelli che non hanno sogni né speranze. Non resteranno delusi. E in giro, di sogni smarriti e speranze crollate, se ne trovano in ogni sguardo.

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