Colleferro, martedì taglio del nastro per il Poliambulatorio Specialistico

In Cronaca & Attualità, In Evidenza, Salute & Dintorni da Yari Riccardi Commenti

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Novecento metri quadri di nuovi locali dedicati all’oculistica, alla cardiologia, all’ortopedia, alla chirurgia, all’urologia, alla ginecologia e a un CUP. Questo è quello che sarà il Poliambulatorio Specialistico dell’Ospedale Parodi Delfino di Colleferro, per il quale è previsto il taglio del nastro martedì 17 gennaio alle ore 10. Cerimonia alla presenza di numerose autorità, in primis chi ha approntato il piano di riordino della sanità regionale, quindi Renata Polverini, poi il Direttore Generale della Asl Roma G Nazareno Renzo Brizioli, il sindaco di Colleferro Mario Cacciotti e il Vescovo Vincenzo Apicella, che benedirà i locali. “La struttura, la cui attività è iniziata già a partire dai primi del dicembre scorso, è frutto di un processo di ristrutturazione – fanno sapere dalla ASL RG – e ampliamento che sta interessando l’intero complesso ospedaliero. Quattrocentocinquanta sono stati i metri quadrati rinnovati, precedentemente adibiti a cucine, magazzini e dispensa. Altrettanti sono invece di nuova realizzazione, nel rispetto dei vincoli indicati dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici e il Paesaggio del Lazio, cui la struttura ospedaliera è sottoposta. Complessivamente, quindi, novecento metri di locali, sono stati resi fruibili nell’arco di un anno effettivo di lavori”. L’ingresso del Poliambulatorio è indipendente dall’entrata dell’ospedale: questi nuovi ambulatori, sempre secondo la ASL, favoriranno “la continuità dei lavori di realizzazione del nuovo reparto di Patologia Clinica che sarà ubicato al piano superiore laddove si trovavano tutti i servizi oggi trasferiti nello spazio oggetto dell’inaugurazione”. Questa nuova struttura risponde a quanto deciso dalla Regione Lazio in merito alla politica sanitaria, cioè l’obiettivo di privilegiare modalità di erogazione delle prestazioni sanitarie diverse dal ricovero ospedaliero, per fornire una più facile accessibilità da parte degli utenti e un’ottimizzazione dei processi di assistenza. Belle parole che auspichiamo possano effettivamente concretizzarsi. Quello che va sottolineato è come fino ad oggi la politica sanitaria regionale sia nei fatti piuttosto scadente. Vedremo se da Colleferro partirà un nuovo corso. Che per forza dovrà combaciare con la modifiche al decreto 80 della Regione Lazio. 

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