Scritte contro Anpi, la condanna di Monterotondo

In Cronaca & Attualità, In Evidenza, Terza pagina da Yari Riccardi Commenti

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Non si placano le reazioni agli atti vandalici fatte contro la sede nazionale dell’Anpi a Roma. “Partigiano infame”, “Hitler”, e svastiche è quanto trovato scritto sulle mura esterne della struttura. Condanne unanimi da più parti, anche da Monterotondo dove l’Anpi ha una sezione e una profonda tradizione: la sede è infatti intitolata a Edmondo Riva, martire della lotta di Liberazione Edmondo Riva. Una realtà della quale fa parte il sindaco Mauro Alessandri, che definisce il gesto “incivile e vigliacco”.

Si è trattato di un’offesa ignobile – prosegue Alessandri – nei confronti dei valori che l’Anpi custodisce e attualizza, di tutti coloro, me compreso, che a questa istituzione aderiscono identificandosi nella sua funzione storica e sociale e, soprattutto, verso gli ultimi protagonisti di una gloriosa pagina di storia patria. Dare dell’infame a persone di novant’anni, oltretutto talmente rette, dignitose, orgogliosamente devote a nobili valori come la libertà, il coraggio, l’amor di patria da rappresentare ancora oggi un modello di protagonismo civile, non è un atto politico ma una autentica mascalzonata”. Lezioni di storia e educazione civica per chi compie atti offensivi verso la Memoria.

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