Avvolto in una grande bandiera tricolore e trasportato dai commilitoni il feretro di Luca Sanna, il caporalmaggiore ucciso in Afghanistan. Così ha fatto ingresso nella basilica di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri per i funerali in un'atmosfera dominata dal dolore e dalla commozione. Un lungo applauso e il picchetto d'onore hanno accolto il suo arrivo nella chiesa in piazza della Repubblica. Numerose le personalità presenti alla cerimonia. Tra queste il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, i ministri Giulio Tremonti e Maurizio Sacconi, il sindaco Gianni Alemanno, il presidente della Regione Renata Polverini, le alte cariche militari, il comandante provinciale dei carabinieri di Roma Maurizio Mezzavilla e il questore Francesco Tagliente. Numerosi i cittadini presenti. Un'anziana, con in mano un tricolore, con l'altra espone un grande cartello con la scritta “Grazie Luca, gli angeli ti sorridono e ti fanno la scorta d'onore fino alla luce di Dio”. Ad accompagnare il feretro all'uscita della chiesa, la moglie Daniela, che stringeva in mano un libro con una copertina verde, i genitori e i fratelli. Durante l'omelia, l'arcivescovo ordinario militare per l'Italia, Vincenzo Pelvi, ha ha parlato di Luca come “una presenza amica” in Afghanistan “desiderosa di favorire uno scambio di doni tra persone semplici” che “faceva del bene”. Monsignor Pelvi ha poi sottolineato: “Nessuno dei nostri militari vuole fare l'eroe. Tutti vogliono tornare a casa dalle loro famiglie e dai loro amici. Ma tutti non esitano a porre a rischio il proprio futuro, sapendo che possono dare la vita o rimanere segnati. Questo è vero eroismo quotidiano della famiglia militare”.
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