Cinquantacinque colpi accertati, di cui quindici denunciati da alcuni negozianti del Centro Storico della Capitale. Numeri che fanno parte del curriculum criminale del 'Re della Truffa' arrestato dai carabinieri della Stazione Roma San Lorenzo in Lucina. Si tratta di un 37enne romano, residente in provincia di Viterbo e già conosciuto alle Forze dell’Ordine per le sue gesta. Il modus operandi dell’uomo era sempre lo stesso e collaudato: dopo aver individuato il negozio da truffare si presentava alla commessa o commesso di turno e, fingendo di parlare al cellulare con il titolare di quell’esercizio, faceva intendere a chi aveva di fronte di vantare un credito. Subito dopo tentava di convincere l’addetto della genuinità della telefonata, millantando i buoni rapporti tra lui e il titolare, che sembrava conoscere per nome, e rappresentando i motivi di quel credito. Se non riusciva nell’opera di persuasione, ecco che scattava un’ulteriore chiamata al “principale”. Una volta raggirata la vittima, pronta a consegnare il denaro richiesto, il truffatore esibiva una ricevuta precompilata con l’importo dovuto e il gioco era fatto. Le somme solitamente non superavano i 300 euro. L’ultimo colpo in un negozio del Centro Storico è andato male al 37enne che, all’uscita dell’esercizio commerciale, ha trovato i carabinieri della Stazione Roma San Lorenzo in Lucina. Dopo averlo bloccato, ascoltata la versione della commessa e della titolare dell’esercizio, il truffatore è stato smascherato e arrestato. L’arresto è stato convalidato e per l’uomo, in attesa del rito direttissimo, è stato sottoposto alla misura dell’obbligo di firma. Nei suoi confronti, inoltre, è stato richiesto il foglio di via obbligatorio dal territorio Capitolino, con divieto di ritorno per i prossimi 3 anni.
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