Una relazione durata pochi mesi, è bastata ad una donna di 28 anni, imprenditrice, perché si rendesse conto che quell’uomo non faceva per lei. Lasciato prima delle festività natalizie, S.S. 25enne tunisino, non si è rassegnato però alla fine della storia d’amore con la giovane, originaria della Liguria. Da quel momento, incessanti e continue le telefonate che lo straniero ha fatto alla donna, sia sul cellulare che al posto di lavoro, nel quartiere Labicano. Tutte di carattere minatorio; era arrivato anche ad intimidirla per farsi consegnare del denaro, accompagnando le minacce a gesti esplicativi. In un’occasione la donna aveva ceduto, consegnando all’uomo che stava impugnando un coltello, la somma di 100 euro in contanti, perché la lasciasse stare. Però non è stato così; infatti S.S. non ha affatto smesso di perseguitarla. Le telefonate e le visite dell’uomo sotto casa e fuori dal posto di lavoro della donna non erano neanche diminuite. Due giorni fa la malcapitata aveva anche sporto denuncia alla Polizia, sperando che il suo persecutore la lasciasse stare. Ieri pomeriggio però, la svolta. L’uomo si è presentato nuovamente presso il negozio ma la giovane, impaurita, ha chiamato subito il 113. Sono giunti in breve tempo gli agenti del Reparto Volanti, diretto dal dott. Eugenio Ferraro, che hanno ascoltato il racconto della donna. Alla loro presenza, S.S. ha telefonato all’ex prima sul cellulare, poi al telefono fisso intimandole di tornare da lui. Usciti sulla strada, gli agenti hanno individuato lo straniero mentre stava parlando al cellulare con la giovane e lo hanno fermato. Accompagnato presso gli uffici del Commissariato Porta Maggiore, diretto dal dott. Giovanni Di Sabato, è stato arrestato in flagranza di reato per stalking.
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