La moglie vince a lotteria 1,5 ml: ex marito vuole mantenimento I due separati solo di fatto, ora lui chiede 2000 euro al mese

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I due separati solo di fatto, ora lui chiede 2000 euro al mese

'Uniti in ricchezza e povertà, nella buona e nella cattiva sorte', ma se l'amore finisce? La moglie casalinga vince alla lotteria un milione e mezzo di euro e ora l'ex marito, edicolante separato solo di fatto, vuole essere mantenuto, duemila euro al mese, o la metà della vincita: a A raccontare il caso gli avvocati di Roma Anna Orecchioni e Giacinto Canzona, che assistono il più sfortunato edicolante, rimasto senza moglie, e al momento, anche senza soldi. Rocco, classe 1950, romano, edicolante, è separato di fatto dal 2002 dalla moglie Anna, 50enne marchigiana, casalinga. La coppia si era sposata nel 1985 a Roma dove aveva vissuto per molti anni. Dall'unione era nato nel 1988 il figlio Matteo. Dopo anni di litigi continui, la coppia decide di separarsi di fatto, e la signora Anna, con il figlio, va a vivere ad Ascoli Piceno dai propri genitori, mentre il marito rimane nella Capitale. Dopo il 6 gennaio 2011, grazie ad una confidenza del figlio Matteo che ha passato con il padre il fine settimana, l'uomo scopre che la moglie ha vinto 1.500.000 euro alla Lotteria Italia del 6 gennaio. Così decide, a mezzo dei propri avvocati Anna Orecchioni e Giacinto Canzona, di proporre un ricorso per separazione giudiziale dei coniugi davanti al Tribunale di Roma per chiedere, in relazione a quella super vincita, un mantenimento di duemila euro mensili, oppure, in alternativa, una liquidazione una tantum di 750mila euro, la metà della vincita. La tesi sostenuta in giudizio – spiegano gli avvocati – è quella, più volte sposata dalla Cassazione, che le vincite delle lotterie e dei giochi nazionali (totocalcio, superenalotto, gratta e vinci, ecc.) rientrano nella comunione legale dei coniugi anche se la "giocata" è stata effettuata con il denaro personale di uno solo. "Del resto – spiegano i legali che hanno proposto il ricorso – nel caso in esame, la coppia era separata solo di fatto e non legalmente e, dunque, al momento della vincita ottenuta dalla moglie, vigeva ancora tra i coniugi il regime della comunione legale".

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