Guidonia, il consiglio inizia e stavolta finisce anche. Approvato il riconoscimento di interesse comunale per le bande musicali

In Cronaca & Attualità, Politica, Primo Piano da Yari Riccardi Commenti

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Il consiglio comunale inizia e arriva fino alla fine. Di fatto, questo basterebbe per poter considerare l’evento una notizia. Volendo, potremmo anche fermarci qui. Ma invece vogliamo raccontare quanto successo nella seduta del 26 gennaio, perché parlare di politica a Guidonia vale sempre la pena. Ancor di più vista la burrasca che si è respirata in questi mesi in consiglio: sarà per questo che spesso politica si preferisce farla fuori, o sui giornali? Un vizio che il politico di Guidonia ha sempre avuto. Si inizia con l’appello, e com la conferma di 19 presenti: assenti Pagano, Lippiello, Messa, Cerroni, De Vincenzi, Bertucci.  Partono i preliminari, e il presidente del consiglio Stefano Sassano invita a limitare il tempo degli interventi, sottolineando come la seduta odierna – il riconoscimento dell’interesse comunale per le bande musicali – abbia “valore morale piuttosto che politico”. Il primo intervento nei preliminari è di Emanuele Di Silvio, che afferma come “si evince anche oggi che la maggioranza non ha il numero”. Si procede al conteggio, l’opposizione fa per uscire, ma all’improvviso entra Benetti . La maggioranza non si muove, Benetti salva il numero legale, l’opposizione si rassegna e si parte.

L’atmosfera è sempre quella della classe agitata: c’è chi, nonostante il ritardo, fa la spola tra dentro e fuori – Benetti era inafferrabile – si parla, si risponde al telefono ad alta voce come se niente fosse, quando parla qualcuno – anche della stessa parte politica – molte volte l’interesse sembra minimo. Ci sbaglieremo, ma un cittadino qualunque che vede lo spettacolo del consiglio, non sarebbe molto fiero dei suoi rappresentanti. E molte volte, negli interventi, i consiglieri sono costretti a richiamare l’attenzione del loro interlocutore, preso talvolta da altre conversazioni. Ma procediamo. Come era abbastanza facile prevedere, il riconoscimento alle bande passa senza problemi, anzi, l’obiettivo è quello di “avvicinare – ha spiegato l’assessore alla cultura Andrea Di Palma – queste associazioni: non solo con il riconoscimento di oggi, ma  con l’inizio di un percorso insieme”. E se Simone Guglielmo si sofferma sull’esistenza di un atto di evidenza pubblica rivolto a queste associazioni, specificando come “l’associazione La Metafora abbia ricevuto già finanziamenti dall’amministrazione comunale”, Rita Salomone si chiede come mai non siano stati coinvolti anche i cori, e passa poi a considerare le assenze, spiegando come “l’opposizione è stanca di giustificare le assenze dei suoi componenti, non si può convocare un consiglio il giorno prima”. Su questa affermazione, Sassano si dice “basito, visto che il consiglio è stato fissato per tutti i mercoledì di tutte le settimane. Non accetto questo da una della sua esperienza”. Arriva il turno di Valeri, che insieme a Morelli non ha ma ifatto mistero del suo malcontento per l’andamento della maggioranza. Si dice d’accordo con le affermazioni della Salomone sul consiglio, percependo poi “un malumore diffuso, ma parlo solo per me. Il sindaco nella scorsa riunione di maggioranza si è preso l’impegno di approntare una verifica politico amministrativa. Una verifica che occorre, per la crescita dell’amministrazione. Anche perché solo uno stolto può dire che va tutto bene”. Prima della votazione, Di Palma ha specificato che “La Metafora si è presentata tramite lettera, così come Le Laudi. Le associazioni riconosciute oggi sono quelle esistenti negli archivi, ma il consiglio comunale in qualsiasi momento può riconoscere altre associazioni. Il mio obiettivo è quello di istituire a breve l’anagrafe delle associazioni : la presenza del contributo è stata inserita su richiesta del ministero dei Beni Culturali che ha proposto l’iniziativa a livello nazionale, ma a Guidonia, per le bande, c’è sempre stato”. Il riconoscimento è risultato approvato e immediatamente eseguibile.

Il dibattito si è chiuso con gli ultimi interventi su eventuali e futuri ordini del giorno. Di Silvio ha presentato una mozione sull’istituto Pisano, in base anche ad una richiesta di sindacato ispettivo presentata dai senatori Gramazio e Carlino, che faccia chiarezza su alcuni avvenimenti degli ultimi mesi (ne tratteremo in un articolo prossimo), Guglielmo ha avanzato una interpellanza in cui si chiede al sindaco di “conoscere il merito delle azioni dell’amministrazione comunale sul concorso annullato dal Tar, a tutela del lavoro e dei lavoratori”, Benetti ha puntualizzato la sua dichiarazione di voto che durante il dibattito non aveva fatto, e Morelli ha avanzato un ordine del giorno sui rifiuti di Roma e di Napoli, e sul loro misterioso destino.

Consiglio breve, ma che inizia e finisce. Non eravamo più abituati. Va detto che oggi di politico, di amministrativo, di urbanistico, non c’era nulla. Vedremo se quando i temi saranno più caldi, a Guidonia potranno ritornare  quelle sedute agguerrite, oceaniche e appassionanti. Per questa volta, ci possiamo accontentare.

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