Sotto la regione Lazio per salvare il Cto. Circa 200 persone si sono ritrovate questa mattina davanti ai cancelli della Regione Lazio per protestare contro la chiusura del pronto soccorso del Cto avvenuta lunedì scorso e decisa dal presidente della Regione Lazio Renata Polverini nell'ambito del piano di riassetto sanitario. In piazza molta gente comune, cittadini del Municipio XI e le forze di opposizione Sel, Idv, Pd, Verdi, Movimento per Roma, Legambiente e alcuni rappresentanti degli studenti di Medicina. In piazza anche molti esponenti politici tra cui i consiglieri regionali Luigi Nieri, Giulia Rodano ed Enzo Foschi, quello provinciale Gianluca Peciola, l'assessore provinciale al Lavoro Massimiliano Smeriglio e il presidente del Municipio XI Andrea Catarci. "Sono gravi le notizie della sanità del territorio con le ambulanze bloccate – ha detto Catarci – testimonia che l'intero sistema della sanità, con la chiusura del pronto soccorso del Cto, va in crisi. La prima linea di mezza Roma si ferma". Smeriglio invece sottolinea come: "Questa mobilitazione testimonia l'importanza del Pronto soccorso generico. La Polverini lo ripristini e poi discutiamo sul futuro del Cto evitando qualsiasi speculazione". Anche Rodano ha messo in evidenza come: "Il Sant'Eugenio non riesce ad assorbire le ambulanze e le urgenze del suo Pronto Soccorso da quando quello del Cto è stato chiuso". Nieri, invece, denuncia come: "In questa c'è solo un grande assente: il sindaco Alemanno". Infine Catarci ha concluso: "Forse la prossima settimana incontreremo qualcuno dalla Regione ma ormai il danno è fatto. Presto organizzeremo un altro presidio sotto la Regione".
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