Corte d’appello, inaugurato anno giudiziario: “Preoccupazione per infiltrazioni mafie”

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Criminalità organizzata, rapporto tra giustizia, opinione pubblica e politica, lotta alla corruzione, tratta dei minori, stalking e pedofilia. È un panorama a 360 gradi sul pianeta giustizia quello messo in luce dal presidente della Corte d'appello di Roma, Giorgio Santacroce, nel corso della cerimonia di inaugurazione dell'anno giudiziario. Diversi i passaggi che hanno toccato temi di stretta attualità, come quello sul rapporto tra giudici e politica. Se da una parte Santacroce ha illustrato "uno stato di profondo disagio che pervade oggi i magistrati, soprattutto per il tenore e l'inusuale provenienza degli attacchi che subiscono con sempre maggiore frequenza assumendo in crescendo toni gratuitamente denigratori”, dall'altro ha rilevato l'esigenza per i magistrati di "riconquistare la credibilità e la fiducia dei cittadini, sapendo "essere terzi e imparziali". Sul versante pubblica amministrazione, ha detto il presidente della Corte d'Appello, "i reati contro la Pa sono in aumento, mentre segna il passo la lotta alla corruzione". Significativi anche i passaggi dedicati alla criminalità organizzata, che "nel Lazio vede un elevato grado di penetrazione, soprattutto a Latina", mentre “risultati di notevole rilievo sono stati conseguiti dalla direzione distrettuale antimafia, che pure ha una composizione sottodimensionata per un territorio come quello di Roma, che è crocevia di importanti interessi finanziari ed economici della criminalità organizzata”. Per quanto riguarda la criminalità comune, Santacroce ha messo in rilievo "un quadro inquietante del fenomeno della tratta dei minori e dello sfruttamento della prostituzione ad opera di rumeni e il preoccupante aumento dei casi di stalking e pedofilia". Riguardo il funzionamento della giustizia e i suoi problemi, secondo Santacroce "il leitmotiv è sempre lo stesso: le scoperture dei posti in organico". "E le cause di questo endemico vuoto sono essenzialmente fisiologiche – ha aggiunto – Alla mancanza degli organici dei magistrati si assomma la continua riduzione della dotazione organica del personale amministrativo. Sul fronte degli organici dei magistrati è davvero emergenza”. Presente alla cerimonia il ministro della Giustizia Angelino Alfano che ha sottolineato come  "resistenze corporative ostacolino qualsiasi tentativo di riforma del sistema giudiziario italiano", garantendo ai magistrati che "non ci sottrarremo al confronto delle idee purché si tenga conto del richiamo del primo presidente della Corte di Cassazione secondo cui sul tema dell'efficienza della giustizia nessuno può chiamarsi fuori limitandosi ad additare le colpe altrui". Durante la cerimonia, infine, è stato diffuso anche un documento dall'Anm secondo cui "gli attacchi ai magistrati sono contro la giustizia e contro la Costituzione”.

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