Qualche tempo fa, nel week end 15-16 gennaio 2011 a Collefiorito di Guidonia, veniva inaugurato il Parco degli Artisti: uno spazio verde con attrezzature per esercizi fisici, strutture fisse, panchine e giochi, situato proprio all’incrocio tra Via Rosata e Via dei Girasoli; un’inaugurazione nata dalla volontà dell’Associazione degli Artisti di Collefiorito e dintorni con la collaborazione dell’amministrazione comunale. L’evento in questione oltre a dare voce e visibilità a questa associazione aveva anche l’obiettivo di premiare i singoli artisti, a cui va dato atto di aver voluto fortemente uno spazio verde e ricreativo che si aggiunge a quelli già presenti del Parco della Mezzaluna e a quello degli Aromi.
È lecito a questo punto domandarsi come la popolazione abbia accolto questa nuova struttura, chi ne sia a conoscenza e chi abbia potuto già usufruirne; sicuramente il freddo e la pioggia della settimana scorsa avrebbe scoraggiato chiunque ma con le belle, seppur rigide, giornate della settimana entrante, vedere il parco totalmente desolato spiace e incuriosisce: perché non c’è nessuno? Facilissimo: il parco è chiuso.
Questa risposta, di una semplicità disarmante, per quanto risolutiva al nostro enigma “apre il campo” a molti altri dubbi e perplessità. L’idea stessa di chiusura del parco è abbastanza approssimativa, in quanto la recinzione, costituita da un’inferriata in ferro battuto che sormonta un muretto alto poco più di mezzo metro e rivestito in marmo, è incompleta; triste a dirlo ma è proprio così: mancano infatti quelli che probabilmente dovrebbero essere dei cancelli scorrevoli e che fanno da accesso all’area verde adiacente a quella con le strutture. Colpisce, soprattutto l’occhio, che al loro posto siano stati temporaneamente messi dei leggeri supporti di alluminio e fil di ferro ( di circa 3m per 2m), fissati, invece che con catene e lucchetti, da uno o due giri di fil di ferro. Pur volendo sorvolare su faccende di poco conto come la sicurezza relativa all’accessibilità di un posto che accessibile non è, fiduciosi di un senso civico più forte della tentazione di qualsiasi ragazzo curioso che volendo potrebbe entrare attraverso queste reti poggiate in obliquo, restano comunque le perplessità e i dubbi riguardo l’inaugurazione. Pur apprezzando lo sforzo di fornire alla comunità uno spazio che, per bocca di chi era presente all’inaugurazione, resta comunque molto accattivante e piacevole, più di qualcuno si è chiesto che senso abbia inaugurare un posto che ancora non è pronto al pubblico. A questo punto la curiosità mi ha spinto personalmente ad andare a parlare con chi, oltre ad occuparsi di queste vicende, era anche presente all’inaugurazione: l’assessore all’ambiente e ai parchi del comune Enrico Scattone a cui devo un doveroso ringraziamento per aver cordialmente accettato di rilasciare una breve intervista.
“In merito al parco degli artisti e alla sua inaugurazione a cui ho personalmente presenziato va detto che lo spazio attrezzato è tutt’oggi chiuso al pubblico per un semplice problema di carattere logistico – riferisce l’assessore – e,trattandosi di una struttura demaniale non c’è ancora nessun incaricato all’apertura e al controllo di questo bene pubblico. Il bando per l’assegnazione sta per essere indetto ma i tempi burocratici potrebbero essere lunghi”. L’ideale, ipotizza poi l’ex vice presidente diocesano dell’azione Cattolica, sarebbe trovare qualcuno che, “senza scopo di lucro, nel frattempo si prenda il compito di aprire, chiudere e possibilmente controllare questo spazio affinché nessun malintenzionato danneggi una struttura che sta effettivamente a cuore sia all’amministrazione che alla gente”. Lo spazio adiacente, quello dei “momentanei cancelli obliqui” per intenderci, sarà ancora oggetto di lavori che dovrebbero poter fornire alla comunità una struttura polivalente e, per quanto non sia nostra intenzione investire l’amministrazione anche della responsabilità di una più affidabile e effettiva chiusura di questo spazio, speriamo che il presente articolo valga almeno una tirata d’orecchie ai diretti responsabili. Aspettando dunque questo bando non ci resta che divulgare questo suggerimento nei confronti di chi, armato esclusivamente di buona volontà – poiché l’assessore ha assicurato che altri tipi di intervento sarebbero ovviamente di competenza comunale – voglia invece farsi avanti come momentaneo custode del parco degli artisti: contattate l’assessore su questo indirizzo mail escattone@guidonia.org .
Una vicenda che speriamo sia presto risolta. Anche perchè inaugurare e non poter utilizzare per la mancanza di un custode, o di più di uno, è un qualcosa che può essere risolto presto e bene.
Riccardo Sgroi
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