Venticinquemila giocattoli, per un peso complessivo di due tonnellate ed un valore di circa 100.000 euro, sprovvisti di marcatura CE e dichiarazione di conformità, stipati in un capannone di proprietà di una cittadina cinese di 40 anni. È quanto hanno scoperto i Carabinieri della Compagnia di Castel Gandolfo, nel pomeriggio di ieri, in un grande capannone ubicato in via Lucrezia Romana a Ciampino. La donna, titolare dell’esercizio commerciale e proprietaria del magazzino, aveva ammassato in una parte della struttura numerosi scatoloni contenenti giocattoli di vario tipo, realizzati in Cina, non conformi al D.lgs 313/91 che stabilisce le norme sulla sicurezza dei giocattoli. La normativa, che recepisce direttive Europee, è finalizzata a tutelare la salute dei bambini – in particolare quelli di età inferiore ai 36 mesi – dettando i criteri di fabbricazione atti a scongiurare il pericolo che pezzi ridotti o parti mobili possano essere ingeriti, inalati o determinare altro tipo di lesioni personali. Nei confronti della donna è scattata la denuncia a piede libero.
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