Roma, 24 set – Entrano indossando caschi da motociclisti. Non trovano il cassiere ed escono, ma poi ci ripensano. Rientrano all’interno del centro commerciale, lo cercano, lo scortano fino alle casse minacciandolo con la pistola, e si fanno consegnare l’incasso.
Prima di uscire anche una pacca sul braccio del cassiere, quasi a voler salutare e ringraziare.
E’ la scena ritratta da alcune telecamere a circuito chiuso del supermercato “di fiducia” che era stato preso di mira dai due rapinatori “seriali”. Tre colpi in poco meno di un mese.
E’ proprio dalle immagini che sono partite le indagini dei Falchi della Squadra Mobile.
Dalle immagini, dalle quali non erano riconoscibili i volti dei responsabili, gli investigatori hanno avviato una serie di riscontri incrociati, basati sulla ricostruzione emersa dalle testimonianze della vittima e dagli elementi emersi dalle banche dati di polizia.
Roma, 24 set – A tradire Z.D., 30enne romano, sono stati alcuni particolari della sua fisionomia, notati dal cassiere, sulla base dei quali i “Falchi” sono riusciti a risalire alla sua identità.
Di corporatura robusta,durante le rapine aveva sempre la barba incolta, e indossava un particolare tipo di occhiali.
Dopo i primi sospetti, gli investigatori hanno fatto scattare appostamenti e pedinamenti.
Dopo una serie di riscontri, sono riusciti a rintracciare l’uomo in via Girolamo Ghinucci a bordo di uno scooter.
Al momento del fermo l’uomo indossava lo stesso paio di occhiali che appariva nei filmati delle rapine.
Gli agenti della Squadra Mobile hanno quindi confrontato le immagini con il soggetto individuato, ottenendo la conferma dei sospetti, poi rafforzati dal riconoscimento da parte delle vittime delle tre rapine. Sono stati anche riconosciuti gli occhiali, sequestrati, come quelli usati dal “rapinatore grasso”.
Z.D. è stato quindi sottoposto a fermo di indiziato di delitto per il reato di rapina.
Continuano le indagini per rintracciare il complice.
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