In Consiglio comunale arriva il caso delle aule sporche a Colle Fiorito. Genitori infuriati tra il pubblico. Si sfiora la rissa. Rubeis: “Potrei far chiudere la scuola”

In Politica, Primo Piano da Daniele Bongi Commenti

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Genitori infuriati, un accenno di rissa – fortunatamente placata sul nascere – e l'ipotesi di chiusura temporanea del plesso scolastico di Colle Fiorito, paventata dal sindaco Rubeis.

Dopo le polemiche e i sit-in di protesta dei giorni scorsi, il caso delle aule sporche nel V Circolo didattico di Guidonia è finalmente giunto all'attenzione del Consiglio comunale della Città dell'Aria, riservando attimi di altissima tensione. A surriscaldare il clima della seduta di mercoledì pomeriggio è stata la presenza in aula dei genitori degli alunni di Colle Fiorito, giunti in massa per manifestare tutto il loro disappunto a causa delle carenze igieniche dell'istituto frequentato dai figli. Mamma e papà che, dopo essersi armati di buona volontà per pulire personalmente le aule, hanno deciso di rivolgersi direttamente all’amministrazione comunale per ottenere risposte e soluzioni concrete in grado di risolvere il problema.

 

 

Sotto accusa la ditta Miles che gestisce il servizio di pulizie dell’istituto, rea di non aver sostituito per tempo due dipendenti L.S.U. (Lavoratori Socialmente Utili) da giugno non più in organico. Una mancanza che ha causato notevoli e prolungate inefficienze nel servizio. I genitori hanno quindi prima intrapreso la strada delle pulizie “fai da te”, poi, dinanzi al prolungarsi del disagio, sono stati costretti a non far entrare i figli a scuola, manifestando davanti all’istituto. Anche i ripetuti tentativi del dirigente didattico Marisa Nirani di ottenere risposte dal Ministero della Pubblica Istruzione sembrano essersi finora rivelati soltanto dei buchi nell’acqua.

 

Così mercoledì si è deciso di percorrere l’ultima strada rimasta, quella del confronto con gli amministratori comunali. Ad aprire il dibattito in Consiglio è stato il capogruppo dell’Italia dei Valori, Emanuele Di Silvio, che, dopo aver annunciato l’invio di una lettera per denunciare il caso al Direttore Generale dell’Ufficio Scolastico regionale, ha lamentato l’assenza di rappresentati dell’amministrazione al sit-in di protesta andato in scena davanti all’istituto la mattina stessa.

 

 

Alle accuse dell’opposizione e alle richieste dei genitori ha provato a dare una risposta il sindaco in persona. “Questo – ha spiegato Rubeis – è un problema di competenza del Ministero dell’Istruzione, con il quale mi sono messo personalmente in contatto. Mi è stato detto che i fondi per il servizio di pulizie sono nelle mani del dirigente didattico che, in caso di inefficienze, è nella facoltà di rivolgersi ad altre ditte. Il punto è capire dove vuole arrivare il dirigente scolastico”. Il sindaco ha quindi ipotizzato il ricorso alla soluzione più estrema: la chiusura temporanea della scuola nel caso in cui gli ispettori della Asl, intervenuti per un sopralluogo sempre mercoledì mattina, presentino una relazione negativa sulle condizioni igieniche delle classi. “E’ ormai da più di sette anni che il disagio si ripropone – ha sottolineato Rubeis -, la soluzione potrebbe essere quella di chiudere la scuola per far capire ai responsabili qual è la reale entità del problema”.

 

Caso dunque sospeso in attesa di novità. Troppo poco però per genitori presenti. “E domani i nostri figli dove li portiamo, in mezzo alla sporcizia?”, urlano dal pubblico. La seduta si surriscalda, il presidente Sassano cerca di ristabilire l’ordine, ma il nervosismo è ormai alle stelle. Due papà, chiamati da un consigliere per un confronto riservato, cercano di avvicinarsi ai banchi dell’aula, ma vengono bloccati dai Vigili Urbani. Si scatena un parapiglia, urla e spintoni: Sassano è costretto a sospendere la seduta e solo l’intervento del sindaco, coadiuvato da qualche consigliere, riesce a fatica a riportare un po’ di calma. Rubeis circondato dai genitori cerca di spiegare nuovamente la situazione, chiedendo ancora qualche giorno di pazienza. Il confronto va avanti per una ventina di minuti, poi il clima torna alla normalità. Il consiglio riprende con gli altri punti all’ordine del giorno. I genitori invece se ne vanno, delusi e consapevoli di essere ancora costretti a vivere alla giornata. Per il momento ai loro figli non spetta il diritto di frequentare una scuola efficiente e pulita.  

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