Olevano Romano, 15 set – La notte del 25 agosto scorso, avevano fatto irruzione nell'appartamento di un anziano disabile residente ad Olevano Romano, rapinandolo dopo averlo legato e imbavagliato. Sotto la minaccia di una pistola i ladri gli avevano rubato una catenina d'oro, il telefono cellulare e parte della pensione. Nonostante la drammatica esperienza e lo stato di shock, la vittima aveva fornito ai Carabinieri una dettagliata descrizione dei 2 rapinatori e indicazioni circa le persone che avevano avuto modo di frequentare la sua abitazione. Proprio su questi ultimi, tra cui un gruppo di cittadini romeni, si è concentrata l'attenzione dei Carabinieri di Olevano Romano e del Nucleo Operativo della Compagnia di Palestrina che hanno indirizzato le indagini su di un giovane romeno ed un suo connazionale, quest'ultimo già noto alle Forze dell'Ordine, che corrispondevano allle descrizioni fornite dalla vittima.
Il ragazzo, dopo poche ore, è stato arrestato dai Carabinieri in un'abitazione di Genazzano dopo essere stato riconosciuto anche dall'anziano. Nel frattempo è scattata la caccia al suo complice, vero ideatore della rapina, che era riuscito a sfuggire alla cattura allontanandosi da Genazzano, dove risultava essere domiciliato, per raggiungere la Romania. I Carabinieri, con pazienza ed un'attenta attività d'indagine, hanno continuato a cercarlo fino all'epilogo, avvenuto questa notte, quando i militari lo hanno sorpreso in un albergo di Arezzo in compagnia di due cittadini albanesi.
Durante la perquisizione i Carabinieri hanno rinvenuto il telefono cellulare rapinato all'81enne e per uno dei due albanesi, inoltre, è scattato l'arresto poiché risultato essere gravato da un provvedimento di espulsione a cui non aveva ottemperato.
I due, sono stati rinchiusi nel carcere di Arezzo a disposizione dell'Autorità Giudiziaria.
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