Erano attese le testimonianze della difesa nella giornata del 10 dicembre, giorno dell’udienza del processo sul sesto invaso della discarica dell’Inviolata.
Testimonianze attese, ma rinviate: erano in programma le audizioni della funzionaria della Soprintendenza archeologica, Stefania Panella, e del dirigente della Regione Lazio, Luca Fegatelli, i quali avrebbero dovuto chiarire il loro ruolo nell’autorizzazione regionale relativa all’ampliamento della discarica stessa.
La prima ha avuto problemi di salute, il secondo ha comunicato impellenti impegni professionali: tutti e due dunque assenti, per il disappunto del giudice Emanuele De Gregorio, il quale “non ha ritenuto le motivazioni addotte dai testi giustificate sufficientemente ed ha comminato ad entrambi 400 euro di sanzione, provvedendo all’accompagnamento coattivo, tramite Carabinieri, alla prossima udienza, fissata per il 20 dicembre, quando tornerà in aula anche il processo – spiega il CRA in una nota – contro l’illegittima autorizzazione all’impianto TMB, sempre all’Inviolata di Guidonia e sempre nei confronti di società del Gruppo Cerroni”.
Una udienza, quella del 10 dicembre, che si è tenuta mentre lo stesso Manlio Cerroni “vergava l’ennesima ulteriore missiva a giornali nazionali, ribadendo il suo punto di vista e cioè che l’impianto TMB di Guidonia possiede l’autorizzazione all’esercizio fin dall’agosto 2010 e che è pronto ad ospitare i rifiuti della Capitale, contribuendo così a risolvere i problemi che affliggono la Giunta Raggi”, proseguono gli ambientalisti.
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