“Grande guerra e archivi locali. Documenti dell’Archivio Storico Comunale e dell’Archivio Storico Diocesano di Tivoli” è il titolo della mostra che sarà inaugurata venerdì 9 novembre, alle ore 17:30, nella sala Roesler Franz (ex chiesa di San Michele Arcangelo) in piazza Palatina
Curata dall’Archivio storico comunale di Tivoli, con la collaborazione dell’Archivio storico diocesano, l’esposizione sarà aperta fino al 18 novembre, tutti i giorni, dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19.
La mostra, legata alle celebrazioni per il Centenario della fine della Grande Guerra, intende evidenziare, attraverso documenti d’epoca provenienti dagli archivi storici comunale e diocesano, alcuni aspetti del conflitto, suddivisi in tre sezioni. La prima riguarda quella che nel 1918 un politico tiburtino di lungo corso, Enrico Tani, chiama, con enfasi legata al muro eretto sul Piave dopo la disfatta di Caporetto, “resistenza interna”, con riferimento al più generale concetto di “fronte interno”. Quest’ultimo fu caratterizzato dalla mobilitazione della popolazione civile, chiamata a sopportare le restrizioni economiche legate allo stato di guerra e ad adattarsi alle necessità richieste dalla “regolamentazione eccezionale dell’economia e delle attività produttive”. Anche la mobilitazione del risparmio attraverso la sottoscrizione dei prestiti nazionali rientrò in questa grande operazione di sostegno alla nazione in guerra. La tenuta del fronte interno richiese anche un enorme sforzo a livello di comunicazione, e divenne perciò il tema privilegiato della propaganda bellica e delle iniziative patriottiche ad essa legate.
La seconda sezione è dedicata ai soldati tiburtini chiamati alle armi, e comprende alcune lettere da essi scritte o ricevute, rinvenute nel carteggio comunale, e documenti su caduti e decorati.
La terza sezione riguarda la celebrazione della vittoria e l’erezione del Monumento ai Caduti, che, inaugurato nel 1930, verrà idealmente completato proprio in occasione delle manifestazioni pubbliche per il Centenario, con l’apposizione della lapide contenente l’elenco dei militari deceduti e dispersi.
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