La nuova puntata del Caso Cave si è tenuta al palazzo comunale di Guidonia, dove l’amministrazione ha voluto incontrare i capigruppo dei vari schieramenti politici presenti all’interno del consiglio comunale – tutti tranne il PD, assente per scelta: erano presenti Arianna Cacioni, Giovanna Ammaturo e Mario Proietti – per fare il punto sulle attività in essere per venire a capo del delicatissimo problema vissuto dal settore estrattivo e dell’intero indotto in questi mesi.
“Ho illustrato a quanti hanno voluto essere presenti il grande impegno che stiamo portando e che porteremo nei tavoli in Regione Lazio, e le difficoltà – ha spiegato il sindaco Michel Barbet – di individuare dei percorsi amministrativi di uscita da una crisi che la città di Guidonia Montecelio attraversa da decenni rimandando continuamente il problema senza avere mai il coraggio di affrontarlo con decisione”.
Il sindaco parla di responsabilità e della necessità di agire. “Responsabilità che nessuno ha mai preso per garantire un futuro ai lavoratori e per salvaguardare un territorio devastato”.
Una situazione che nei giorni di Ferragosto è precipitata con la revoca della concessione alla STR. “Ho spiegato ai consiglieri come stanno realmente le cose sulla recente revoca ad una delle imprese che non aveva adempiuto a quanto la concessione iniziale imponeva, e quanto l’atto dirigenziale sia per questo motivo l’effetto di una pessima gestione, e non la causa del problema”.
Per il futuro l’amministrazione annuncia di volersi muovere su due strade: la prima è quella della riconferma da subito delle concessioni di alcune imprese, per le altre, in base all’articolo 11 della legge 241/90, verrà richiesta la presentazione di integrazioni progettuali serie ed attuabili per poter continuare l’attività.
La chiusura è tutta politica. “Pur rimanendo su legittime e distinte posizioni, ho potuto constatare quanto le forze politiche presenti abbiano a cuore – conclude Barbet – la situazione e sono convinto che al di là dei proclami e delle distanze ognuno si adopererà per arrivare ad una soluzione”. Soluzione doverosa, per gli operai e per il territorio. Dunque il caso delle cave continua a muoversi e a regalare aggiornamenti di giorno in giorno, il tutto nell’attesa di sviluppi dalla Regione e degli scenari politici, pronti ad essere “messi in campo” durante il consiglio comunale ad hoc che sarà, ancora non si sa quando, convocato.
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